Kim redivivo palo ‘e fierro: la consacrazione arriva proprio dall’ex Capitano

La stagione di Kim Minjae è stata fin qui straripante. Impossibile immaginare, la scorsa estate, che un calciatore sconosciuto ai più potesse integrarsi così bene fin dalla prima giornata in un campionato nuovo, in una squadra con meccanismi di gioco diversi da quelli cui era abituato. Eppure il coreano ha sorpreso tutti, lui come Kvaratskhelia, zittendo critiche preventive e malinconie da addio di Koulibaly sul nascere.

Kim, muro invalicabile

Kim Min Jae (Photo by Simone Arveda/Getty Images)

Ne parla oggi il Mattino, con la lunga intervista a Peppe Bruscolotti, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Lei si rivede in Kim? «Assolutamente sì. Qualche tifoso lo chiama Palo e fierro, quello che è stato il mio storico soprannome, e io ne sono felice. Il suo tipo di marcatura ricorda in effetti la mia. Sulla qualità di questi ragazzi ha lavorato Spalletti e non soltanto sotto l'aspetto tecnico. Dopo gli addii di tanti calciatori in estate e la delusione che serpeggiava in una parte dell'ambiente, lui è stato bravo a compattare il gruppo e a renderlo forte anche sul piano psicologico. Ecco perché non mollano mai»". Stagione straordinaria, dunque, che ha permesso al coreano di assurgere ai fasti dell'indimenticabile "palo 'e fierro" Bruscolotti, che col Napoli ha giocato 511 partite dal 1972 al 1988, diventando un simbolo.