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Kim l’erede di Koulibaly: osso duro in campo, ma cuore d’oro fuori

kim min jae napoli
Kim la faccia d'angelo pronto a combattere in campo

Sara Ghezzi

Dopo l'addio di Kalidou Koulibaly il Napoli è pronto a voltare pagina. Infatti è vicino l'acquisto di Kim Min-Jae dal Fenerbahce che potrebbe arrivare in Italia tra domani e lunedì. Il difensore sudcoreano avrà quindi il compito di sostituire il comandante sia in campo ma anche nel cuore dei tifosi. Non sarà facile per lui, ma stando a quanto riporta l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport non sarà un compito impossibile. Infatti Kim ha alcune caratteristiche simili all'ex 26 azzurro che potrebbero creare subito empatia con l'ambiente partenopeo.

Kim l'erede di Koulibaly: osso duro in campo, ma cuore d'oro fuori

kim min jae napoli

Di seguito un estratto dell'articolo:

L’ angelo dalla faccia sporca è pronto a sbarcare in Italia [...]. Come Kalidou lo trovavi in giro per le strade di Napoli per aiutare i “fratelli meno fortunati”, senza cercare telecamere o pubblicità, anche Kim è uomo schivo ma capace di essere benefattore. In Corea hanno scoperto solo quando è stato premiato che il loro campione sta dalla parte degli ultimi. È capitato quando la Purme Foundation, che si occupa della riabilitazione dei bambini disabili e dell’indipendenza dei giovani affetti da malattie invalidanti, lo ha nominato ambasciatore. Difficile che sui social il nostro posti qualcosa per “apparire” migliore: quasi esclusivamente immagini di gioco. Così come in silenzio, con i primi stipendi da professionista, comprò casa ai genitori, visto che viene da una famiglia semplice, senza grandi mezzi".       

Ma l'angelo sul campo è pronto a cambiare volto, infatti:

"Poi però l’angelo... si sporca la faccia quando scende in campo. Sul prato verde nessuna pietà e un’aggressività in marcatura che lo hanno portato ha essere definito “the monster”. Un incubo per gli attaccanti e in Turchia ce ne sono stati diversi che avrebbero preferito non trovarselo davanti. Complicato superarlo nell’uno contro uno, perché oltre a uno strapotere fisico, parliamo di un atleta molto veloce, capace di difendere bene anche in campo largo".