rassegna

Juventus-Napoli, le motivazioni del giudice sportivo: interventi ASL fuori tempo massimo

Domenico D'Ausilio

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza la sentenza del giudice sportivo Mastandrea, che ha inflitto il 3-0 a tavolino al Napoli per non essersi presentato al match contro la Juventus. Juventus-Napoli, le motivazioni del...

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza la sentenza del giudice sportivo Mastandrea, che ha inflitto il 3-0 a tavolino al Napoli per non essersi presentato al match contro la Juventus.

Juventus-Napoli, le motivazioni del giudice sportivo

In sostanza vi sono due atti nella sentenza del giudice sportivo. Nel primo, quando la vicenda è ancora tecnicamente in ballo, il Napoli non fa tutto il possibile per andare a giocare. Nel secondo, la domenica, la vicenda si è già consumata. Il giudice sportivo non entra nel merito dei regolamenti, non contesta la legittimità degli interventi delle ASL. Che però, questo è il ragionamento, solo fuori tempo massimo dispone il divieto, peraltro citando la circolare del ministero della Salute del 18 giugno, quella che battezza il protocollo della FIGC già validato dal CTS. Il Napoli proverà, però a dimostrare che quella circolare era già citata in una delle comunicazioni della ASL Napoli 1 del sabato. Disponendo l’isolamento fiduciario dei «contatti stretti» si decideva di non utilizzare (secondo la circolare la Asl non «prevede», ma «può prevedere») la corsia prevista della quarantena soft, cioè la possibilità di andare a giocare. Una considerazione che il giudice respinge citando le parole della stessa ASL del giorno prima: il protocollo è affar vostro, noi non c’entriamo.