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rassegna

Caos Juve-Napoli, solo un mese fa De Laurentiis chiarì la posizione del club azzurro

Francesco Casillo

Ecco un'indiscrezione riportata dal Corriere dello Sport sul caos Juve-Napoli e le quarantene mancate da alcuni tesserati del club azzurro

Ad un mese di distanza pare esser cambiato tutto. Il 2 marzo infatti, il patron azzurro Aurelio De Laurentiis accompagnato dal legale del Napoli, Mattia Grassani, era stato ascoltato dagli uomini della procura federale. Il caso sembrava esser chiarito ed effettivamente chiuso, ma così non è stato.

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Come riportato dall'edizione odierna del Corriere dello Sport, il caso sembrava esser chiuso. Il deferimento è stato quindi un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Ecco un breve estratto di quanto scritto dal noto quotidiano al rigurdo:

"Il calcio pareva avesse preso atto che gli incartamenti - quelli delle Asl di Napoli e di Torino - fossero stati sufficienti per dimostrare che Lobotka, Rrahmani e Zielinski fossero nelle condizioni per trasferirsi un attimo a Torino, avendo il club osservato le regole e pure le leggi e di «aver rispettato le norme in materia di Covid, sia quelle statuali che sportive». In sintesi, affinché ci fosse materiale sufficiente a disinnescare qualsiasi preoccupazione, De Laurentiis e Grassani presentarono, quel giorno, le risposte ricevute dalle due «Asl interessate», nelle quali veniva ribadito che «erano state rispettate le prescrizioni impartite», senza mai disattendere i protocolli".