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Juve-Napoli, tra tormenti e polemiche: il Covid incombe di nuovo sul match

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Le ultime su Juve-Napoli

Leonardo Litterio

Questa sera si dovrebbe giocare Juve-Napoli, è utilizzato il condizionale perché purtroppo la situazione continua ad essere incerta. Le ASL sicuramente non stanno aiutando anche per mancanza di comunicazione con la Lega Serie A.

Juve-Napoli, tra positivi tormenti e polemiche: il Covid incombe di nuovo sul match

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L'edizione odierna de "Il Mattino" ha fatto il punto della situazione su Juve-Napoli, volgendo uno sguardo alla scorsa stagione:

Il calcio era sicuro di essere uscito fuori dall'incubo dei rinvii. E invece sono questi i giorni più tristi. Difficile comprendere perché la Asl Napoli 1 abbia cambiato il proprio atteggiamento rispetto a un anno e mezzo fa quando per prima cambia rotta e spiegò che l'autorità sanitaria dà disposizioni che le autorità pallonare devono eseguire. Il Napoli si arrampicò fin sulla cima del Collegio di Garanzia del Coni ottenendo una sentenza rivoluzionaria.

Sul rinvio della scorsa stagione

Riavvolgiamo il nastro e torniamo alla scorsa stagione. L'Asl di Napoli blocca la trasferta della formazione di Gattuso a seguito delle positività di Elmas e Zielinski: siamo al 3 di ottobre. La Lega in quelle ore conferma però la gara, la Juve dunque si presenta allo Stadium e - attesi i primi 45 minuti come da regolamento - ottiene la vittoria a tavolino, ratificata poi il 14 ottobre dal giudice sportivo. Il Napoli, che rimedia pure un punto di penalizzazione, avvia la trafila dei ricorsi: il 10 novembre la Corte d'appello federale rigetta la richiesta; De Laurentiis a quel punto si rivolge al Coni il 4 dicembre; dunque il 22 dicembre il Collegio di Garanzia, al terzo grado di giudizio, annulla la precedente sentenza. Lo scenario, per molti versi, appara assai simile, perché allora come in questi giorni, il Napoli era in pieno terrore per un cluster in corso. E l'Asl prese atto dei pericoli di una partenza di un gruppo che poteva portare con sé un bel po' di positivi. Motivo per cui fermò la partenza. Il mondo del calcio ne uscì imbarazzato ma fu quella una scelta assai logica che, infatti, in molti, hanno deciso di adottare anche in queste settimane. Però, paradossalmente, è stata proprio la Asl Napoli 1 a sconfessare se stessa, ad adottare una linea più rigorosa. Applicando le norme del protocollo del governo Draghi, invece, è arrivato il via libera alla partenza per Torino.

Le differenze con il match di oggi 

In relazione a come si sono svolti i fatti venne stabilito che non c'era alcun tipo di colpa ma solo una osservanza corretta nel precetto ordinativo statale e come fonte sovraordinata. Oggi c'è un quadro normativo inerente l'emergenza epidemiologica, i presupposti sono differenti, dato che prima non esistevano neanche i vaccini. Non è detto che quella sentenza, quella decisione adesso verrebbe fatta alla stessa maniera perché i presupposti sanitari sono differenti. La verità è che non ci sono binari tracciati tant'è che all'epoca c'erano le famose bolle che adesso, per via dei vaccini, sono del tutto sparite. In ogni caso restano le polemiche. E i tormenti.