«Mi è piaciuto quello che ha detto. Ma se fosse così facile dirlo, dopo di me qualcun altro lo avrebbe fatto».
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LONDON, ENGLAND - JUNE 22: Jakub Jankto of Czech Republic looks on during the UEFA Euro 2020 Championship Group D match between Czech Republic and England at Wembley Stadium on June 22, 2021 in London, England. (Photo by Carl Recine - Pool/Getty Images)
Jakub Jankto, ex calciatore, al Corriere della Sera ha parlato dell'omosessualità nel mondo del calcio. Di seguito un estratto dell'intervista:
«Il mondo del calcio è omofobo? No, per la mia esperienza dico di no. Se c'è un problema è fuori, non dentro al calcio».
Lei disse «spero che il mio gesto serva a dare coraggio anche ad altri calciatori». In realtà non è stato così. Che ne pensa?
«Evidentemente hanno paura del giudizio degli altri, ma ognuno fa le sue scelte. Ho provato a dimostrare ai calciatori che se fai coming out, non succede nulla. Mi sono arrivati tantissimi messaggi, che dicevano "vorrei fare come te, ma non riesco"».
Da parte di altri calciatori?
«Sì, da diversi calciatori, ma non solo. Anche da tifosi o da ragazzi qualsiasi».
Si aspetta da parte di Uefa o Fifa, un coinvolgimento nella lotta all'omofobia?
«No, ma se potrò fare qualcosa d'altro oltre all'esempio personale, sono a disposizione».
Bernardeschi ha appena detto: «Mi hanno dato tante volte del gay, ma se lo fossi non avrei problemi a dirlo e la gente deve farsi i cavoli suoi». Che ne pensa?
«Mi è piaciuto quello che ha detto. Ma se fosse così facile dirlo, dopo di me qualcun altro lo avrebbe fatto».
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