«Evidentemente hanno paura del giudizio degli altri, ma ognuno fa le sue scelte. Ho provato a dimostrare ai calciatori che se fai coming out, non succede nulla. Mi sono arrivati tantissimi messaggi, che dicevano "vorrei fare come te, ma non riesco"».
Da parte di altri calciatori?
«Sì, da diversi calciatori, ma non solo. Anche da tifosi o da ragazzi qualsiasi».
Si aspetta da parte di Uefa o Fifa, un coinvolgimento nella lotta all'omofobia?
«No, ma se potrò fare qualcosa d'altro oltre all'esempio personale, sono a disposizione».
Bernardeschi ha appena detto: «Mi hanno dato tante volte del gay, ma se lo fossi non avrei problemi a dirlo e la gente deve farsi i cavoli suoi». Che ne pensa?
«Mi è piaciuto quello che ha detto. Ma se fosse così facile dirlo, dopo di me qualcun altro lo avrebbe fatto».
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