rassegna

Da Mazzarri a Sarri: gli interventi di De Laurentiis

NAPLES, ITALY - NOVEMBER 06: Aurelio De Laurentiis, President of SSC Napoli, looks on prior to the Group C match of the UEFA Champions League between SSC Napoli and Paris Saint-Germain at Stadio San Paolo on November 6, 2018 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Non è la prima volta che De Laurentiis interviene così di netto. Il Corriere dello Sport ha voluto analizzare i casi del passato e l’utilità di questi ritiri indetti dal patron azzurro. In tutti i casi comunque si partiva da forti...

Alessandro Silvano Davidde

Non è la prima volta che De Laurentiis interviene così di netto. Il Corriere dello Sport ha voluto analizzare i casi del passato e l'utilità di questi ritiri indetti dal patron azzurro. In tutti i casi comunque si partiva da forti frizioni con il tecnico.

Da Mazzarri a Sarri: quando interviene De Laurentiis...

Mazzarri ci volle un primo maggio a chiacchierare in casa dell’allenatore, che aveva la Juventus tra i propri pensieri. Pareva finita, ma ci sono i colpi di scena: quelli che un regista accattivante costruisce dal nulla, e proprio quando sembrava che stesse per crollare quel ciclo, e Adl s’era cautelato con il contratto di Giampiero Gasperini (Sedotto e abbandonato?), ciak, la vita è di nuovo bella. 

La prima volta che De Laurentiis voleva il proprio Ferguson fu con Benitez o forse anche prima: finì al secondo anno, come da accordo, con tanto di conferenza stampa celebrativa di un divorzio consumato per una scelta del señor della panchina. Lasciamoci così, senza rancor. Nonostante le frizioni (che appartengono alle dinamiche della vita, mica solo del calcio) emerse pubblicamente dopo Napoli-Lazio di coppa Italia dell’8 aprile 2015: ritiro. La «città rapace e tentatrice» consigliò di rifugiarsi e preparare la vittoria con la Fiorentina, quella a Wolfsburg, lo 0-3 di Cagliari, il 2-2 con il Wolfsburg e il 4-2 con la Sampdoria. Ma ormai si stava scivolando verso i titoli di coda

«Innamorarsi» diventa il titolo della coppia De Laurentiis-Sarri, un triennio da Grande Bellezza. Tanto per restare in tema. Poi diviene «il Grande Freddo», dal quale si è usciti (forse) perché il tempo lenisce ogni dissapore. Carlo Ancelotti rientra nel cast di questa cineopera che ha un primo e un secondo tempo, com’è giusto che sia, quando i risultati inducono a modificare il copione, mica soltanto l’umore. E la vita, dicono, sia tutta un film.