Calcio Napoli 1926
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Insulti e minacce ai calciatori, il dato preoccupa Gravina: “Non solo i Daspo”

calciatori minacciati
L'analisi dell'Associazione Italiana Calciatori

Emanuela Castelli

Insulti e minacce ai danni dei calciatori, il triste dato emerso dall'ultimo report "Calciatori sotto tiro", ricerca dell'Associazione Italiana Calciatori che censisce annualmente gli atti di violenze e minacce verso calciatori e calciatrici, dalla serie A ai tornei minori. Sono ben 121 i casi registrati nell'ultimo anno di offese e minacce ai danni di calciatori e calciatrici, il 68% dei quali riguardano calciatori di Serie A. Il calcio italiano non passa un bel momento, tra il caso Juve, la vicenda Aia e la crisi economico-finanziaria che lo attraversa oramai da anni.

Insulti e minacce ai calciatori: il dato è preoccupante

juve gravina
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Ne parla oggi il Mattino, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Un vero grido d'allarme che parte dal campo e invita a alzare gli occhi anche a quello che accade tutto intorno. «I numeri preoccupano, anche se sono diminuiti gli atti di violenza dentro gli stadi» le parole del presidente Figc Gravina. «Abbiamo creato norme ad hoc ma interventi come il Daspo, ad esempio, ormai non sono sufficienti. Dobbiamo adottare provvedimenti ancora più severi contro certi delinquenti che nulla hanno a che fare con il mondo del calcio». Tema sempre delicato quello del razzismo. «Raccogliamo ciò che seminiamo» ha sentenziato il ministro dello Sport Abodi nell'analisi del report a Roma: i calciatori di colore sono il primo bersaglio delle offese razziste (39%). A questi si aggiungono situazioni che riguardano gli arbitri: sono stati 151 casi di violenza subiti dall'inizio della stagione in corso a fine gennaio dai direttori di gara. E i social fanno eco a questi comportamenti: secondo il report, nel 9% dei casi si confermano uno strumento per esercitare odio, violenza e intimidazioni. «Non esistono tifosi e tifosi violenti, ma delinquenti che vanno perseguiti con immediatezza e certezza della punibilità» ha concluso Abodi".