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L’ex agente di Totti: “Insigne come Francesco? I tempi sono cambiati…”

insigne
Le parole del primo agente di Francesco Totti sul "caso" Insigne

Mattia Fele

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, agente FIFA ed ex procuratore di Francesco Totti. Focus del suo intervento il rapporto tra Napoli e Lorenzo Insigne...

Caira: "Insigne come Totti? I tempi sono cambiati. Su ADL..."

de laurentiis napoli

Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com:

"Insigne come Totti? È un discorso difficile e farlo oggi è piuttosto futile. I tempi sono cambiati, anzi è già un risultato importante che Insigne sia rimasto al Napoli per un periodo così prolungato. Un personaggio come Lorenzo può regalare spettacolo anche altrove, inoltre percepirà un ingaggio molto elevato in Canada".

Su Mourinho

"La Roma punterà su calciatori svincolati o particolarmente legati a Mourinho, quindi già pronti per essere allenati, piuttosto che giovani da pagare tanto e da aspettare. Trattanere Zaniolo potrebbe essere un'affare rilevante per la società, ma la situazione è particolare. Nessuno dei due vuole trattenersi, ma neppure lasciarsi, è una questione galleggiante. Se dovesse arrivare un'offerta allettante, la società potrebbe prenderla in considerazione, è una questione piuttosto fluida".

Su De Laurentiis

"Ci si aspetta sempre tanto da squadre importanti come il Napoli, per la passione dei tifosi e per il calore della piazza partenopea. Credo che negli anni la società abbia fatto investimenti costosi, ha avuto in rosa calciatori rilevanti e tuttora sono presenti sotto l'ombra del Vesuvio. I soldi, tuttavia, a volte giocano un ruolo importante". 

Sui parametri zero

"Anni fa proposi in un'assemblea di Lega di offrire ai calciatori contratti annuali, un'idea che fu scartata. Oggi comincia ad essere, invece, un discorso serio da affrontare. Per esempio Lukaku è stato pagato tanto dal Chelsea, eppure vuole tornare all'Inter e tornerà a Milano: le società sono in buona parte schiave dei calciatori. Quest'ultimi sono dei professionisti, la "fortuna" è che ci sono le finestre di mercato, altrimenti situazione simili si verificherebbero ogni settimana".