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rassegna

Infortunio Ghoulam, il professor Ruosi: “Nessuna connessione con l’altro KO. Solo sfortuna”

Domenico D'Ausilio

Faouzi Ghoulam (Photo by SSC NAPOLI via Getty Images)Faouzi Ghoulam (Photo by SSC NAPOLI via Getty Images)

Carlo Ruosi, professore di ortopedia e traumatologia, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sul grave infortunio occorso a Faouzi Ghoulam. Dopo poco più di tre anni, l terzino algerino sta vivendo di nuovo...

Carlo Ruosi, professore di ortopedia e traumatologia, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sul grave infortunio occorso a Faouzi Ghoulam. Dopo poco più di tre anni, l terzino algerino sta vivendo di nuovo l'incubo della rottura del legamento crociato del ginocchio. Questa volta, però, la gamba infortunata è la sinistra, l'altra rispetto al novembre 2017.

Infortunio Ghoulam, le parole del professor Ruosi

"Non direi che il giocatore è debole. Ghoulam è stato soprattutto sfortunato. Ha avuto una rotazione eccessiva del ginocchio, legata al contrasto e alla perdita di equilibrio. Questi sono fattori imponderabili e che non hanno alcun genere di collegamento con altro. Di sicuro il fatto di aver subito un infortunio e aver sostenuto un percorso riabilitativo può averlo costretto a sovraccaricare il ginocchio sano per più tempo, ma da qui a dire che questo sovraccarico possa averlo sovraesposto alla rottura dell'altro ginocchio è un altro discorso. Per arrivare alla rottura di un legamento servono una serie di elementi: il trauma, la caviglia che si blocca, un insieme di tanti altri fattori, anche sfortunati. Ok il sovraccarico, ma da solo non spiega la rottura. Altrimenti sarebbe successo a tutti quelli che sono già stati vittime di un infortunio analogo. Certo, a lungo termine un ginocchio sovraccaricato andrà incontro a una patologia degenerativa più precoce. Ma di sicuro dopo qualche anno".

Possibile debolezza e prevenzione dell'infortunio

"Senza conoscere la cartella clinica è difficile giudicare, ma non direi che il giocatore è debole. È sicuramente più sfortunato degli altri. Ci può essere un discorso congenito, ma per prevenire andrebbe fatto uno screening a batteria che non è possibile per tutti i calciatori. Ma in assoluto non si può escludere che qualcuno abbia delle strutture legamentose più deboli rispetto ad altri. Escludo da colpa ogni tipo di allenamento o di preparazione: è solo sfortuna, ripeto. Per arrivare alla rottura del legamento devono concatenarsi una serie di fattori tali impossibili da prevenire o prevedere. E non c'è stato un errore di tempi di recupero".

I tempi di recupero

"I tempi di recupero sono sempre gli stessi: l'infortunio all'altro ginocchio non incide. Potrebbe tornare in campo tra 4- 6 mesi".