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Incontro De Laurentiis-Ultras, il presidente ha ribadito due cose: la ricostruzione

de laurentiis
Il Mattino ricostruisce il vertice fra il presidente azzurro e i gruppi organizzati avvenuto ieri pomeriggio

Lo scatto alla fine della riunione sigla il vertice che fino a poche ore prima sembrava il più improbabile di tutti. Perché quei sorrisi dicono molto, tutto: è un nuovo inizio tra il mondo degli ultras e il Napoli di De Laurentiis. Forse, più semplicemente, è un inizio. Dopo anni di scontri, tensioni, contestazioni, cori contro. Potenza di uno scudetto e di una stagione memorabile con vista sulla semifinale di Champions. Lo riporta l'edizione odierna de Il Mattino.

La ricostruzione dell'incontro De Laurentiis-Ultras

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I partecipanti hanno preso la parola, uno a uno: noi non siamo delinquenti, noi siamo solo persone normali che amano il Napoli, che vivono per questa squadra facendo sacrifici. Ha iniziato De Laurentiis a parlare e a spiegare che non ha mai pensato, con le sue parole, di fare di tutta un'erba un fascio. Sono stati giorni complicati: con lui che ha più riprese invocato la legge anti-hooligans della Thatcher e che venerdì è stato sottoposto a una scorta rinforzata proprio per le minacce ricevute nelle ultime settimane da gruppetti isolati. Ma è il momento di girare pagina. De Laurentiis ha ribadito che la cornice entro quale muoversi all'interno dello stadio Maradona resta quella della legalità e delle disposizioni previste dalla questura e dalla prefettura. Su quelle le deroghe (l'accensione dei bengala, per dirne una) sono impossibili.