L'Italia in queste settimane si è scontrata con due episodi di crudeltà inaccettabile di due ragazzi che hanno ucciso Sara Campanella e Ilaria Sula, due studentesse che sognavano la laurea, due giovani donne che sono state uccise per un no. Eppure tutta questa violenza, tutta questa incredulità per fatti che hanno colpito a segno il paese non hanno fermato la violenza verbale di un dirigente dell Sporting Terni durante una partita degli allievi Under 17 club della città d'origine della giovane. I fatti sarebbero avvenuti tra il primo e il secondo tempo della partita quando l'uomo si è presentato nello spogliatoio dell'arbitra scagliandosi contro di lei per le scelte e urlando frasi incresciose: "Eri da ammazzare da piccola" e "dovresti fare la fine di Ilaria", "a sto punto sarebbe da tirare fuori un coltello", come riporta Il Corriere dell'Umbria. La direttrice di gara lo ha poi espulso.


rassegna
“Devi fare la fine di Ilaria Sula”, la frase shock di un dirigente ad un’arbitra
La ricostruzione dei fatti della Lega nazionale dilettanti dopo le gravi frasi verso l'arbitra
—La delegazione provincia della Lega nazionale dilettanti, in un comunicato ha ricostruito i fatti. La nota ufficiale:
"Tra il primo ed il secondo tempo, l'arbitro udiva provenire dallo spogliatoio (come tale identificato perché veniva fatto espresso riferimento al punteggio a proprio sfavore di 0 a 3) gravissimi insulti di stampo sessista e varie minacce". Quando l'arbitra ha espulso il dirigente, questi "faceva resistenza ad allontanarsi, nonostante il fattivo intervento dei dirigenti della squadra avversaria. Nel corso della ripresa, pur trovandosi all'esterno dell'impianto, il dirigente – ha continuato a deridere l'arbitro, rivolgendo nei suoi confronti frasi offensive e denigratorie", e simulando "l'abbaiare di un cane".
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La nota della famiglia di Ilaria Sula
—La famiglia di Ilaria Sula ha affidato al loro legare una nota per commentare brevemente il grave episodio:
"Frasi del genere non meritano alcun commento. Si qualificano da sé, tanto sono gravi".
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