Il Napoli di Luciano Spalletti che ieri ha affrontato e dominato il Torino di Juric si sta imponendo oramai da inizio stagione all'attenzione dei media europei. Ieri, l'ennesima dimostrazione di una forza straripante, che viene da chissà dove. E dalla capacità di sciorinare sul campo tutte le idee di gioco del tecnico di Certaldo, contro chiunque.
rassegna
Il Napoli si impone a Torino…e in 9′ si capisce che non c’è storia
Torino-Napoli, storia chiusa in 9'
—Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Torino-Napoli dura meno di niente, 9' appena, perché quando Osimhen sommerge il blocco granata, sull’angolo di Zielinski, è tutto straordinariamente limpido: non c’è partita. E non ce ne sarà, nonostante Vlasic si dedichi esclusivamente a Lobotka, togliendogli qualcosa. Ma il Napoli ha uomini che stracciano le banalità, spargono la naturalezza del talento ed esaltano il codice-Spalletti, che sta nella ricerca del terzo uomo, nella capacità di darsi ampiezza, nell’autorevolezza che inaridisce chiunque, Toro incluso. Ci sono tante interpretazioni e contro il pressing per un po’ asfissiante, il palleggio nello stretto serve per sfuggire alle folate altrui, e l’appoggio sugli esterni per aggredire lo spazio: Di Lorenzo è la sublimazione delle due fasi che diventa l’incubo di Vojvoda e l’arricchisce di gesti da mezzala; e Olivera è il tritacarne che sovrasta dall’altra parte Singo, destabilizzandolo. Ai funambolismi, ci pensa Kvara, ovvio che sì, un tacco di qua e uno di là, un rigore (35') che gli offre Linetty abbattendo Zielinski; un assist più tardi, per offrire a Ndombele il proprio attimo di gloria".
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