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rassegna

Il Napoli la vince di testa e fisico: Lobotka cerebrale, poderoso Osimhen

Emanuela Castelli

La rivoluzione dei ragazzi di Spalletti

Il Napoli espugna anche il Picco e lo fa non senza dare la sensazione, per qualche minuto del primo tempo, di subire. Poi si ritrova, si sistema, si riappropria di sé stesso e per lo Spezia non c'è nulla da fare, se non arrendersi ad uno strapotere non solo tecnico ma anche fisico.

Un Napoli nuovo

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Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Il Napoli è uno e pare trino, se ne sta per 45' in quella sfida che viene soffocata con il pressing che lo Spezia sfrutta per strappare le idee, rimane ingabbiato in una metà campo che non ha profondità, per un po' offre la sensazione di subire (5': Agudelo alto; 20': Verdi fuori), però poi distribuite le energie negli spazi e impossessatosi di se stesso, di un Lobotka cerebrale, allarga i propri orizzonti e procede secondo istinto (...) Il Napoli si è già cambiato, pur rimanendo se stesso, ha ovviamente afferrato il copione, che stavolta viene declamato con fisicità, e ha orientato un’altra sfida, piena della sua autorità, di una (pre)potenza che appartiene alla personalità e anche al talento capace di disorientare Dragowski, Caldara e quel che rimane delle fragilità dello Spezia, travolto della incertezze della difesa e dalla esuberanza di Kvara e Osi".