Il lapsus di Spalletti la dice lunga sulla sua volontà di restare – Il Mattino

Spalletti si è preso il Napoli e lancia messaggi alla dirigenza sulla sua permanenza all'ombra del Vesuvio

Luciano Spalletti è protagonista indiscusso di questo Napoli, che gli somiglia sempre di più. E, in conferenza stampa, si lascia andare ad un significativo lapsus

Spalletti e Napoli, un rapporto non sempre semplicissimo: il tecnico di Certaldo è giunto all'ombra del Vesuvio in un momento cruciale della gestione De Laurentiis. Uno scudetto "perso" lo scorso anno per un calo incomprensibile. Poi, l'estate. L'estate appena trascorsa è stata quella del rinnovamento, della rifondazione, del cambiamento. E della contestazione. Alla dirigenza, a dir la verità. Non all'allenatore. Ma il tecnico ha pagato il clima di tensione che si è respirato anche a Dimaro, andando a rispondere in modo poco sereno ad un tifoso che contestava il Presidente della Società azzurra. Ma ora, senza leader forse ingombranti, Spalletti sembra molto a suo agio in questo nuovo Napoli, al momento primo sia in Serie A che in Champions League. L'edizione odierna de Il Mattino sottolinea un "lapsus" emerso in conferenza stampa: "A Castel di Sangro, la prossima estate, voglio amichevoli da tre tempi da 45'". E prosegue: "Un lapsus, forse. Ma magari anche a Spalletti farebbe piacere avere già qualche risposta sul suo futuro: il pallino, si sa, è nelle mani di De Laurentiis che ha un'opzione per il prossimo anno da esercitare a maggio. Poi, ovvio, spetterà a Luciano dire la sua. Ovvero se vuole restare oppure no. Ma Napoli sembra fatta a pennello per lui. Più che al centro di tutto, il Napoli adesso è sopra a tutto: la classifica è come un documento d'identità del lavoro fatto da luglio".