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Rasmus Hojlund deve ritrovare il graffio dopo alcune partite in chiaroscuro
Rasmus Hojlund dopo un inizio straripante contro la Fiorentina si è un po' spento e questa sera al Maradona contro lo Sporting Lisbona è necessaria una scossa. Come sottolinea l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l'attaccante danese cerca il primo gol in casa, ma anche il primo gol europeo con la maglia azzurra. A seguire un estratto dell'articolo.
"Dov’eravamo rimasti? Ah sì, a Firenze. A un esordio scintillante con gol alla Fiorentina, il primo ma anche l’unico di una serie di quattro partite consecutive che Rasmus Hojlund, il centravanti del Napoli venuto dallo United, ha messo in fila da quando è azzurra la sua vita. È arrivato, ha giocato al volo con quattro allenamenti nelle gambe e nella testa, ha segnato e poi s’è fermato: a bocca molto asciutta a Manchester con il City, in quella sorta di derby personale che per lui continua a essere un tabù con la porta stregata, ma in silenzio anche contro il Pisa al Maradona e il Milan a San Siro. Un tiro appena nelle ultime due partite. Una scelta sballata tre contro uno, più che altro, che contro i ragazzi di Gila fece urlare Conte dalla panchina. Poi, nulla da dichiarare a Milano e all in sulla Champions. Il suo campo, il panorama internazionale che tanto gli piace e tante volte negli ultimi due anni ha arricchito di belle storie da raccontare: 11 gol compresa l’Europa League, niente male davvero. Fermo restando una casella da riempire: manca la prima rete internazionale con il Napoli e oggi alle 21 c’è la sfida con lo Sporting Lisbona del suo amico e collega di nazionale Hjulmand. Quale migliore occasioni per far sgolare definitivamente il popolo. Urlo e urla Champions. Hojlund, probabilmente, ha soltanto sentito parlare dello straordinario do di petto del Maradona. Un ruggito famoso in tutta Europa, un’invenzione spontanea della gente alla prima esibizione internazionale dei Tre Tenori di Mazzarri che ha fatto innamorare chiunque, avversari compresi. C’è chi ne parla ancora, sì, mentre per Rasmus, McTominay, De Bruyne, Neres e per tutti quelli che sono arrivati al Napoli un anno fa o soltanto in estate sarà una grande novità. Conte compreso".
"Dopo la serataccia di San Siro, insomma, toccherà ai tifosi aiutare la squadra con un pieno d’energia che Hoj potrà sfruttare per rimettere le cose in chiaro dopo un paio di prestazioni un po’ così: lo stadio è sold out e gli oltre 50mila spettatori non aspettano altro che una vittoria per brindare alla Champions ritrovata dopo 588 giorni dalla sfida contro il Barça. Finì 1-1 e segnò Osimhen, il numero 9 mascherato che poco dopo salutò tutti e se ne andò in Turchia. Erano altri tempi e altre storie, ma la letteratura del centravanti è infinita e Napoli sta scoprendo quella nordica. Scuola e penna danesi come lui, Hojlund, l’uomo dei gol europei: dicevamo, 5 in 6 partite collezionate nella Champions 2023-2024 (sempre dal primo minuto); 6 nelle 15 dell’ultima Europa League (titolare per undici volte, inclusa la finale persa con il Tottenham)".
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