Il danese alla ricerca di record
—"Tutti per Hojlund e Hojlund per tutti, insomma. E non è mica una questione da moschettieri, piuttosto il senso pratico del calcio: più segna il suo centravanti, capocannoniere del gruppo con 4 gol complessivi, più alte sono le possibilità che il Napoli continui a marciare svelto e vincente in campionato e in Champions. Provare per credere on the road: domani a Torino, martedì a Eindhoven con il Psv. Rasmus, c’è da scommettere, le giocherà entrambe dall’inizio così com’è accaduto dal debutto a Firenze alla sesta contro il Genoa. Un bel po’ di chance interessanti, insomma, per cercare di replicare la famosa serie inglese di cui sopra: il primo gol al Tottenham il 14 gennaio 2024 (2-2), poi uno al Wolverhampton, uno al West Ham, uno all’Aston Villa e due al Luton il 18 febbraio. Gli ultimi prima di un infortunio che lo escluse dalla sfida contro il Fulham e dal derby con il City: due sconfitte in fila dopo quattro vittorie consecutive e il pareggio iniziale con gli Spurs. Per la cronaca, in quello United c’era anche McTominay: nessun assist a Rasmus o viceversa, ma un paio di gol seminati in giro anche da McT nel periodo. Quella serie durò un bel po’: sei gol in cinque partite. Da quell’inverno inglese, però, Hojlund non è più riuscito a trovare la rete per tre volte consecutive: l’autunno napoletano, insomma, potrebbe diventare la stagione di una svolta. Della maturità: Rasmus è considerato una sorta di predestinato da quando aveva diciotto anni e giocava nello Sturm Graz, ma l’idea è che il Napoli rappresenti la vera tappa cruciale della sua carriera. Sì, molto più dello United: a Manchester ha trovato una situazione di squadra complicata e delicata che ha influenzato il rendimento di tutti i singoli, mentre ora è nelle condizioni ambientali migliori e con l’allenatore giusto per esplodere definitivamente".
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