L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma sulla notizia del possibile ritiro dal calcio giocato di Gonzalo Higuain. Venti giorni fa, in un’intervista al giornale americano Miami Herald, aveva lasciato trasparire la sua malinconia: "Dicono che in campo ti dimentichi del mondo esterno, ma non è vero. La morte di mia madre mi ha tramortito. Lei era il mio tutto e mi ha insegnato tutto. È impossibile che un evento del genere non influisca sulle prestazioni. Sono affondato psicologicamente, ho passato quindici giorni in cui non ho fatto nulla. E quando sono ritornato al lavoro, non ho potuto aiutare la squadra perché la mia testa non c’era".
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Higuain vicino al ritiro, depresso per la morte della madre: “Sono crollato”
La Gazzetta dello Sport si sofferma sulla notizia del possibile ritiro dal calcio giocato di Gonzalo Higuain
Higuain vicino al ritiro, depresso per la morte della madre
Fatica fisica, un filo di depressione per l’addio alla mamma, la consapevolezza che il meglio sia ormai alle spalle. Higuain sembra sulla soglia del ritiro. Se smetterà, bisognerà rendergli il giusto tributo. Sarà ricordato come uno dei più forti centravanti del secolo, una miscela di tecnica e potenza difficile da combinare, perché di solito i numeri nove sono eccelsi con i piedi o forti fisicamente, di rado tutte e due le cose insieme.Gli resterà il rimpianto della finale perduta al Mondiale del 2014 in Brasile, quando si divorò un gol al cospetto della Germania, ma tutto non si può avere. Tra Real Madrid, Napoli, Juve e Chelsea, il Pipita ha vinto abbastanza per considerarsi un vincente. Maurizio Sarri è stato l’allenatore che da lui ha saputo ricavare il meglio. Il Pipita “ingrato” gli fece perdere lo scudetto del 2018, quando segnò il gol decisivo in Inter-Juve 2-3 e svuotò il Napoli sarriano, bastonato il giorno dopo dalla Fiorentina.
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