Su De Bruyne: "È un grandissimo giocatore che si è calato serenamente nella parte. Lavora più degli altri, facendo tutto quello che gli chiede il mister. L’atteggiamento è perfetto".
Sull'accoglienza nello spogliatoio: "È stata straordinaria. Non mi aspettavo che lo spogliatoio fosse come una famiglia. Tutti super accoglienti nonostante fossi l’unico spagnolo del gruppo. Sono contento. Con chi ho legato di più? Con Olivera per questioni di lingua e perché mi è stato vicino dal primo giorno. Comunque, parlo con tutti perché conosco l’inglese. L’italiano lo capisco bene perché è simile alla mia lingua ma faccio ancora fatica a parlarlo".
Sulla Serie A: "Differenze con La Liga? Qui è tutto molto fisico con giocatori più forti, più diretti anche nelle giocate. C’è meno tattica che vivevo nel Girona dove si lavorava nel tenere di più il pallone".
Sul proprio ruolo: "Sono un laterale sinistro. Come si dice in Italia: un terzino. Posso giocare anche in altre posizioni se l’allenatore me lo chiede. Sono molto dinamico con il pallone, molto tecnico e mi adatto bene alla situazione di gioco. Sono convinto che con Conte migliorerò tanto dal punto di vista difensivo".
Su Di Lorenzo: "Quello del capitano è un lavoro che conosco benissimo perché al Girona l’ho fatto. So scambiarmi con gli esterni, accentrarmi. Qui i movimenti sono leggermente diversi".
Sulle proprie aspettative: "Voglio continuare a vincere e crescere insieme al Napoli raggiungendo gli obiettivi del club. Napoli come Madrid? Assolutamente no (sorride). Sono due città diverse. Qui c’è il mare e non solo. È molto intensa, vive il football all’estremo e a me piace. Se ho già visitato la città? Sì. Sono stato al centro storico e ho visto anche il murales di Maradona. Qui senti la tradizione del calcio. Altrove non è così".
Sui tifosi: "Certo che sì. Devo dire una cosa però. Prima ancora di firmare mi mandavano messaggi su Instagram e mi dicevano: “vieni a Napoli, vieni a Napoli”. Già sentivo il sostegno dei tifo e non ero ancora un calciatore azzurro. È stato tutto molto bello. Poi dopo il mio debutto ho avvertito il loro affetto e i complimenti. E questo per un giocatore è molto bello perché ti fa sentire bene e chiedo di continuare così. Oltre a vederci allo stadio spero di poterli incontrare anche fuori".
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