00:24 min
calcionapoli1926 rassegna Gutierrez: “Napoli unico al mondo! Conte? Ti rende migliore. Dico una cosa ai tifosi…”

interviste

Gutierrez: “Napoli unico al mondo! Conte? Ti rende migliore. Dico una cosa ai tifosi…”

Raffaele Troiano
Le parole del terzino spagnolo ai microfoni de Il Roma

Miguel Gutierrez, terzino sinistro del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Roma, dove ha parlato dell'accoglienza ricevuta al suo arrivo dalla squadra e dai tifosi, del rapporto con Antonio Conte e non solo. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione!

Gutierrez: "Napoli è unico al mondo! Tifosi? Voglio ringraziarli di una cosa"

—  

Di seguito le dichiarazioni di Miguel Gutierrez ai microfoni de Il Roma: "Primo pensiero all'interesse del Napoli? Sono stato felice. Sapevo di venire in nella squadra campione d’Italia. Ero sicurissimo di rappresentare una piazza importante. E poi mi stimolava giocare al fianco di grandi calciatori. Per me il Napoli è unico al mondo. È una tappa differente della mia vita calcistica. Avevo molto voglia di sentire emozioni uniche. Qui si vive il calcio diversamente da altre parti".

Sull'esordio: "Dopo cinque mesi senza giocare è stato un periodo duro di allenamenti. Sapevo di dover essere pronto. E quando Conte mi ha chiamato io ho risposto presente e crede di aver dato delle ottime risposte. Quanto ti fa crescere un allenatore come Conte? Tanto. Non è stato facile adattarmi perché venivo da concetti di lavoro diversi. Posso dire che in un mese mi sento molto migliorato. Mi sento più rapido di prima, più forte fisicamente. È un percorso di crescita importante".

Sulle sensazioni che trasmette il Maradona: "Qui noti che i tifosi vivono per la squadra. Lo percepisci già dal bus quando stai arrivando al campo. Oltre ad essere una motivazione ti dà forza questa presenza. Ho sentito il calore della piazza da subito. Urlo "The Champions"? È stato molto bello ma appena ho messo piede sul terreno di gioco mi sono concentrato sul calciatore che dovevo marcare".


Su De Bruyne: "È un grandissimo giocatore che si è calato serenamente nella parte. Lavora più degli altri, facendo tutto quello che gli chiede il mister. L’atteggiamento è perfetto".

Sull'accoglienza nello spogliatoio: "È stata straordinaria. Non mi aspettavo che lo spogliatoio fosse come una famiglia. Tutti super accoglienti nonostante fossi l’unico spagnolo del gruppo. Sono contento. Con chi ho legato di più? Con Olivera per questioni di lingua e perché mi è stato vicino dal primo giorno. Comunque, parlo con tutti perché conosco l’inglese. L’italiano lo capisco bene perché è simile alla mia lingua ma faccio ancora fatica a parlarlo".

Sulla Serie A: "Differenze con La Liga? Qui è tutto molto fisico con giocatori più forti, più diretti anche nelle giocate. C’è meno tattica che vivevo nel Girona dove si lavorava nel tenere di più il pallone".

Sul proprio ruolo: "Sono un laterale sinistro. Come si dice in Italia: un terzino. Posso giocare anche in altre posizioni se l’allenatore me lo chiede. Sono molto dinamico con il pallone, molto tecnico e mi adatto bene alla situazione di gioco. Sono convinto che con Conte migliorerò tanto dal punto di vista difensivo".

Su Di Lorenzo: "Quello del capitano è un lavoro che conosco benissimo perché al Girona l’ho fatto. So scambiarmi con gli esterni, accentrarmi. Qui i movimenti sono leggermente diversi".

Sulle proprie aspettative: "Voglio continuare a vincere e crescere insieme al Napoli raggiungendo gli obiettivi del club. Napoli come Madrid? Assolutamente no (sorride). Sono due città diverse. Qui c’è il mare e non solo. È molto intensa, vive il football all’estremo e a me piace. Se ho già visitato la città? Sì. Sono stato al centro storico e ho visto anche il murales di Maradona. Qui senti la tradizione del calcio. Altrove non è così".

Sui tifosi: "Certo che sì. Devo dire una cosa però. Prima ancora di firmare mi mandavano messaggi su Instagram e mi dicevano: “vieni a Napoli, vieni a Napoli”. Già sentivo il sostegno dei tifo e non ero ancora un calciatore azzurro. È stato tutto molto bello. Poi dopo il mio debutto ho avvertito il loro affetto e i complimenti. E questo per un giocatore è molto bello perché ti fa sentire bene e chiedo di continuare così. Oltre a vederci allo stadio spero di poterli incontrare anche fuori".