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Guida e Maresca, il no a Napoli genera sospetti e retropensieri nella lotta scudetto

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La Repubblica analizza che le parole di Guida, pur comprensibili a livello personale, sollevano interrogativi sulla gestione della classe arbitrale e sul possibile impatto sulla lotta scudetto
Francesco Giovinazzo

Le parole di Marco Guida scuotono il calcio italiano, portando alla luce un clima di crescente tensione, che può però avere delle importanti ripercussioni nell'accesa lotta scudetto tra Napoli ed Inter. Proprio su questo si è soffermata l'edizione odierna de La Repubblica.

Guida e Maresca rifiutano di arbitrare il Napoli: dichiarazioni che alimentano sospetti nella lotta scudetto

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"Sul campionato si allunga un'ombra. Un sospetto mosso da chi, più di ogni altro, ha titolo per avanzarlo: un arbitro. Quando Marco Guida, 43 anni, di Pompei, dice "non arbitro a Napoli: ho una moglie e tre figli, voglio stare tranquillo", dice una cosa grave: per un suo fischio, lui o la sua famiglia potrebbero subire insulti, minacce. O peggio. Guida, che oggi è infortunato, ha raccontato che anche Fabio Maresca, napoletano come lui, ha scelto di non dirigere gli azzurri. Maresca però non l'ha mai detto direttamente e forse non aveva nemmeno intenzione di farlo: lo ha fatto il suo collega. Non si è reso conto, Guida, che le sue parole producono conseguenze simmetriche. Se il problema riguarda il Napoli, è chiaro che sia difficile, per il designatore, mandare uno dei due a dirigere la partita delle avversarie degli azzurri nella corsa scudetto senza alimentare veleni e retropensieri.


Guida e Maresca scelgono di non arbitrare il Napoli: parole preoccupanti

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Che i timori degli arbitri siano legittimi lo dicono i numeri: 571 aggressioni in questa stagione tra tutte le categorie, di cui 156 a livello fisico e 60 ritenute gravi, che hanno prodotto 317 giorni di prognosi. Ultimo, il direttore di gara 19enne preso a calci e pugni da giocatori e staff del Riposto, in provincia di Catania, in una gara under 17: squadra esclusa dal campionato e 10 calciatori squalificati per 5 anni.

Guida e Maresca si tirano indietro: la lotta scudetto rischia di diventare ancora più tesa

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Le sanzioni, anche severe, non bastano. Anche due arbitri romani hanno chiesto di non essere designati per le partite di Lazio e Roma. Un grande nome della categoria per anni chiese di non dirigere l'Inter, non se la sentiva. Ma nessuno di loro lo ha mai dichiarato pubblicamente. Il motivo: non trasformare ogni fischio futuro in un caso. Guida, che legittimamente non vuole arbitrare il Napoli, a ottobre fischiava due rigori in Inter-Juve a favore dei nerazzurri, già allora in lotta con Conte per lo scudetto. Prova che condizionamenti non ne subisce. Ma le sue parole oggi non danno certo una mano al designatore Rocchỉ".

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