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Due filosofie, una sola ossessione: Conte e Guardiola di nuovo a confronto
La partita tra Manchester City e Napoli, in programma stasera alle ore 21.00, non è soltanto l'esordio degli azzurri in Champions League, ma anche la sfida tra due tecnici, ovvero Pep Guardiola e Antonio Conte, che con modalità differenti hanno scritto la storia del calcio. Ne parla la Gazzetta dello Sport. Di seguito quanto evidenziato.
"Pep è cresciuto nel paradiso terrestre del palleggio, educato da Cruijff a Barcellona, e non lo ha mai rinnegato. Il primo mattone di ogni sua costruzione calcistica sarà sempre l’esasperata capacità tecnica, basata sulla religione di pase y control che insegnano da sempre a La Masia. Ma non è invecchiato col tiqui taka. Al Bayern Monaco ha chiesto al portiere (Neuer) e ai terzini (Kimmich) di impostare l’azione, a Manchester ha riempito il vuoto che lasciava Messi con un Mostro norvegese. Ha impastato gioco relazionale e posizionale, anche se nelle ultime stagioni, più sofferte, è sembrato spiazzato dal ventonuovo della verticalità. Il suo è stato comunque sempre calcio di governo, figlio di una nazione di ex colonizzatori e di navigatori olandesi".
"Il calcio di Conte invece, specie all’inizio, è stato azione di guerriglia, all’italiana, figlio di una terra occupata da dominatori. Antonio non ha ereditato armate vincenti, come Pep, ma ha dovuto spesso rifondare club decaduti. Ha vinto campionati al primo colpo prendendo squadre al 7° (Juve) o al 10° (Chelsea, Napoli) posto; tra i denti ha stretto un 3-5-2 da battaglia; al rancio il pane duro di casa nostra, difesa e contropiede. Ha affrontato la Champions con Padoin e Gagliardini. Da ct azzurro è arrivato a un passo dalle semifinali con la mediana Sturaro, Parolo, Giaccherini e due terzini in fascia (Florenzi, De Sciglio). Ha rischiato di essere identificato con un calcio di poca qualità e poco coraggio. Il Napoli, che stasera guarderà negli occhi il City è la sua redenzione tattica, il deposito di tutta l’esperienza professionale, il frutto migliore della sua evoluzione".
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