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Genoa, Preziosi: “Juventus-Napoli spot mortale per il nostro calcio. Mai accusato De Laurentiis”

Genoa, parla Preziosi

Enrico Preziosi, presidente del Genoa dei ventidue positivi, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. Genoa, Preziosi su Juventus-Napoli  “Juve-Napoli è stato uno spot mortale per il nostro calcio. Ha...

Domenico D'Ausilio

Enrico Preziosi, presidente del Genoa dei ventidue positivi, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport.

Genoa, Preziosi su Juventus-Napoli 

 Enrico Preziosi (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

"Juve-Napoli è stato uno spot mortale per il nostro calcio. Ha minato alcune certezze, aprendo una voragine nella quale siamo sprofondati tutti e dalla quale non sarà facile risalire".

Lei è stato molto critico nei confronti di De Laurentiis.  

"Un momento. Lunedì scorso Selvaggia Lucarelli mi ha fatto un’intervista a Radio Capital dove ho detto che bisognava capire se l’intervento dell’ASL fosse stato richiesto da qualcuno del Napoli oppure no. Mi rendo conto che le titolazioni devono essere sempre un po’ forti e pruriginose, ma insomma... Il fatto in sé non mi riguarda, peraltro, è materia della procura federale. Resta inteso che mai mi sognerei di far intervenire l’ASL. Da quello che mi raccontano e si sente dire, il Napoli rischia una penalizzazione. Più che un rischio, è una certezza. Il regolamento tuttavia non va, deve essere rivisto, non ci sono santi".

Sì, ma come? 

"Non lo so. Io spero soltanto che il campionato prosegua e che il suo valore sportivo non risulti danneggiato. Quando affermo che Juve-Napoli è stato uno spot mortale per il calcio italiano ho le mie buone, anzi ottime ragioni. Siamo in una fase caldissima della discussione sul futuro del nostro sport e non avevamo certamente bisogno di un incidente simile. Noi presidenti stiamo lavorando per garantire la continuità e la sostenibilità del sistema".

Il presidente della Regione Campania De Luca ha dichiarato che «il protocollo della Figc è un atto privato e non conta niente». 

"Un’affermazione molto grave. Il protocollo non è della federcalcio, ma del CTS e del Ministero della Salute, ed è rigidissimo. Noi società abbiamo il dovere di attenerci scrupolosamente a quell’insieme di direttive. Al Genoa abbiamo subito uno shock, il focolaio ci ha destabilizzati, ma garantisco che siamo pronti a lottare per portare a termine la stagione nel modo più regolare possibile. Mi auguro che come me la pensino anche gli altri diciannove presidenti, dobbiamo recuperare sogni e speranze. E giocare per sopravvivere".