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Gattuso riflette: infermeria piena, ma qualcuno rientra. Le ultime

Alessandro Silvano Davidde

Il problema del 2020 di Gattuso è proprio quello di avere un’infermeria in overbooking. Le vacanze sono servite, ma non tutti sono riusciti a recuperare al meglio dagli acciacchi. Il Mattino ha analizzato caso per caso. Mertens via: non ce...

Il problema del 2020 di Gattuso è proprio quello di avere un'infermeria in overbooking. Le vacanze sono servite, ma non tutti sono riusciti a recuperare al meglio dagli acciacchi. Il Mattino ha analizzato caso per caso.

Mertens via: non ce la fa. Out anche Koulibaly

Nel caso di Mertens il problema di natura fisico si è presentato proprio alla ripresa degli allenamenti. È per questo che anche ieri il belga non si era allenato con il gruppo ed è stato sottoposto a ulteriori terapie, prima della decisione di non convocarlo. Gattuso ha preferito escluderlo anche perché ha ritenuto opportuno non forzare i tempi di un possibile recupero.

Dries non è l'unico ancora ai box, perché anche Koulibaly sembra destinato a non recuperare.

Ma in difesa i problemi per Ringhio sono maggiori. Perché oltre a Kalidou, anche Maksimovic non dovrebbe farcela, motivo per il quale i centrali di ruolo sono praticamente contati: Luperto e Manolas, ovvero la coppia partita titolare a Reggio Emilia e poi corretta in corsa da Gattuso con l'ingresso di Hysaj per Luperto a inizio ripresa e il dirottamento di Di Lorenzo al centro. Se difesa e attacco sono decimanti dagli infortuni, Gattuso ritrova il sorriso guardando il centrocampo.

Perché aspettando Lobotka può contare sul rientro a tempo pieno di Fabian Ruiz. Lo spagnolo, vittima di un attacco febbrile nei giorni scorsi, è tornato a disposizione e potrà prendere il suo posto al centro della mediana contro l'Inter. Ai suoi lati confermatissimi Zielinski e Allan. Il brasiliano è stato uno dei migliori contro il Sassuolo (non solo per il gol del pari momentaneo) nell'ultima gara del 2019 e si candida a essere uno dei protagonisti del 2020 con Gattuso. Ringhio gli parla tanto e spesso, gli chiede dinamismo e copertura a tutto campo: è il giocatore che gli assomiglia di più e quindi anche quello sul quale si sente più libero di lavorare a cuore aperto.