Su La Stampa, il noto giornalista Garanzini analizza lo straordinario momento che sta vivendo il Napoli di Luciano Spalletti, primo in campionato a +18 sulla seconda (mai successo dopo 24 partite) e con uno scudetto quasi cucito sul petto a febbraio. Le inseguitrici mollano, inciampano: il Napoli no, prosegue la sua marcia trionfale, senza cedimenti o rallentamenti. E gli azzurri potrebbero metter le mani sul tricolore con grande anticipo, addirittura già a fine aprile o inizio maggio.
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Garanzini: “È uno sfizio veder giocare questo Napoli e scegliere il migliore”
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Ecco quanto, dell'analisi del giornalista, evidenziato da CalcioNapoli1926: "Da qui, anche da qui, lo sbalordimento collettivo non solo per questa impensabile striscia di risultati, in campionato e in Coppa. Ma per la disinvoltura con cui continua ad ottenerli. Per quella nonchalance con cui sa stringere i denti quando è il caso, come nel primo quarto d’ora di Francoforte o nel sotto-finale di Empoli una volta rimasto in dieci. E per quell’atteggiamento consapevole che sono tali e tante le risorse, atletiche, tecniche e tattiche, che prima o poi la differenza la faranno (...) È bello veder giocare questo Napoli. Ed è uno sfizio in più, una volta finita la partita dirsi vabbuò, ma chi è stato oggi il migliore? Perché sembra facile, ma le candidature ogni volta sono tante, persino troppe. Osimhen per come strappa, trascina e timbra. Lobotka per come cuce e ricuce, per come dirige, per come è sempre al servizio di tutti. Perché, i due centrali? Il cambio di velocità di Kim quando già sembra al massimo e invece ha ancora il turbo da innestare? Un playmaker esterno travestito da terzino come Di Lorenzo, le intermittenze di Kvara con lampi di classe purissima, Anguissa, Lozano. Il resto mancia, verrà buono la prossima con Elmas e il Cholito".
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