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Galli: “Nel Napoli rivedo la mentalità del Milan di Sacchi, Lobotka come Rijkaard”

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Le parole dell'ex portiere del Napoli a Il Mattino

Domenico D'Ausilio

Giovanni Galli, ex portiere del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sulla stagione degli azzurri e il confronto con il Milan di Sacchi.

Galli e il confronto tra il Napoli e il Milan di Sacchi

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"In cosa mi ricorda il Napoli di oggi con il Milan di ieri? Innanzitutto per la mentalità. Sacchi ci trasferì esattamente quell'atteggiamento. Quali sono gli "olandesi" del Napoli? Fin troppo facile dire Kvara e Osimhen. Ma poi aggiungo a sorpresa Lobotka. È lui il Rijkaard del Napoli, seppur con caratteristiche diverse. Ma in assoluto il Napoli è bello anche perché ci sono tanti italiani come Meret, Di Lorenzo, Politano e Raspadori. Non ci sono solo 11, ma quasi 15 o 16 titolari. Il Milan di Sacchi ha fatto la storia ma nel contesto di quegli anni sembrava andasse due volte più forte degli altri. Tutti svolgevano il loro compito e lo stesso lo vedi oggi nel Napoli con la stessa mentalità e la stessa voglia di attaccare e rubar palla nell'area di rigore avversaria. Poi ovviamente tutto migliora perché arrivano i risultati che ti fanno diventare più coraggioso. Insomma: oggi è un piacere veder giocare il Napoli".

Sul segreto del Napoli

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"Si stanno divertendo. E questo ti consente di fare meno fatica, o comunque di non accusarla. Te ne accorgi nei recuperi anche di 60 metri che fanno gli attaccanti dopo aver perso palla. Questo è lo spirito giusto. Sai sempre che hai un tuo compagno che farà un sacrificio per te. Spalletti? È un meticoloso e non vuole far trasparire la felicità perché ha paura che possa succedere qualcosa. Ma deve essere orgoglioso di quello che sta facendo. Ha dato al Napoli una grande organizzazione: giocano da squadra. È vero che ha delle individualità importanti, però tutti si esaltano nel collettivo. Lui chiede sempre di andare sempre avanti ed essere sempre protagonisti nella partita. Il Napoli non subisce la partita: la gioca".

Sugli obiettivi del Napoli

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"Lo scudetto è praticamente fatto, bisogna solo vedere con quanti punti di vantaggio lo vincerà. La Champions? Il Bayern per me è ancora favorito, ma giusto un pizzico dietro metto il Napoli. A seguire il Real di Ancelotti, che sembra sempre morto ma poi non muore mai, e il Manchester City, se stavolta non fallisce al momento dello step decisivo. Però la Champions non è il campionato: è pericolosa. Bastano 5 minuti per saltare in aria. Il gioco del Napoli è piacevole ed efficace, ma c'è sempre l'incognita di quei 5 minuti di sana follia. Negli anni, dalla finale del Milan di Istanbul a tanti altri esempi, abbiamo visto di partite compromesse nell'arco di pochi minuti. In Europa può succedere perché questa è la Champions".

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