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Francini: “Nuovo allenatore Napoli? Così accogliemmo Bigon dopo la Coppa Uefa”

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Giovanni Francini ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sul possibile cambio in panchina in casa azzurra
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Giovanni Francini, ex terzino del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sul possibile cambio in panchina in casa azzurra ricordando l'arrivo di Alberto Bigon nel 1989 dopo la conquista della Coppa Uefa con Ottavio Bianchi.

Francini sul cambio allenatore sulla panchina del Napoli

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"Certo è che i giocatori sono abituati a un certo tipo di lavoro e con Spalletti il gruppo ha trovato una compattezza incredibile. Si vedeva anche con quelli che hanno giocato meno ma che sono stati sempre determinanti. Luciano è stato bravo a dare importanza a tutti. L'arrivo di Bigon? Noi lo accogliemmo benissimo. Era stato un grande calciatore e lo conoscevamo tutti. Con lui ci trovammo bene sotto tutti e i punti di vista. Scudetto nel 1990? Ricordo bellissimo. Fu un'emozione incredibile. Appena usciti da Soccavo il giorno della gara contro la Lazio c'era una marea azzurra che ci accompagnò fino al San Paolo. Quando capimmo di poter centrare l'obiettivo? La partita di Bologna, quella del sorpasso sul Milan, ci ha dato la consapevolezza. Vincevamo 3-0 dopo 20 minuti al Dall'Ara, e tutto lo stadio era azzurro per noi. Ma il vero boato lo abbiamo sentito alla notizia del gol del Verona contro il Milan. Al fischio finale è stata l'apoteosi anche se c'era ancora da giocare la partita successiva contro la Lazio, ma sapevamo che da quel momento il destino sarebbe stato solo nelle nostre mani e questo ci dava grande fiducia e forza.


La festa? Sono stati momenti unici che mi è sembrato di rivivere quando il Napoli ha vinto a Udine. Ero a Napoli e sono andato per le strade a vivere la festa da vicino. Questa è una città che sa entrarti dentro e lasciarti delle sensazioni indescrivibili. Sono diventato napoletano di adozione. Dopo Spalletti? Innanzitutto sono molto dispiaciuto perché Spalletti ha fatto un grandissimo lavoro. Per questo non riesco ancora a capacitarmi dell'addio. Spero che arrivi un allenatore bravo: ce ne sono tanti giovani. Ma non saprei fare un nome. Napoli è una piazza importante, ha vinto il campionato e c'è la Champions da onorare".