L'edizione odierna de Il Mattino si sofferma sulla questione San Paolo. Chi è stato allo stadio nelle ultime gare interne degli azzurri non può non aver notato un clima diverso. Quasi surreale. Niente a che fare con la bolgia degli anni passati. Le curve, infatti, sono quasi del tutto svuotate e tutti gli appartenenti ai gruppi organizzati non entrano più allo stadio. Questa freddezza non è causata solo dai risultati altalenanti degli azzurri, ma anche dall’applicazione del nuovo regolamento d’uso dello stadio. Anche durante il mese di dicembre è proseguita l’attività della questura di Napoli a tutela della sicurezza delle competizioni sportive e dall’inizio del mese, sono stati emessi provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive per la durata di due anni nei confronti di 4 persone denunciate o condannate per reati in materia di armi o stupefacenti o per rapina.
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SSC Napoli, Formisano: “Il rispetto del regolamento d’uso del San Paolo è necessario, renderà lo stadio più sicuro ed accogliente”
Alessandro Formisano ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Mattino sul rispetto del regolamento d'uso del San Paolo
Le parole di Formisano sulla questione San Paolo
A tal proposito ha parlato al quotidiano Alessandro Formisano, Head of Operations della SSC Napoli: "Il nostro club applica, come tutte le squadre, gli obblighi di legge previsti per gli stadi con capienza superiore ai 7.500 posti. Il nuovo sistema di videosorveglianza consente oggi un controllo dell’impianto maggiore e migliore, di quanto avveniva in passato. Il rispetto del regolamento d’uso dello stadio è necessario. Non solo per evitare sanzioni o provvedimenti restrittivi da parte degli organi di giustizia sportiva nazionale ed internazionale, ma anche per una questione di rispetto ed incolumità di tutti gli spettatori. La precipua applicazione del regolamento probabilmente richiederà del tempo per essere metabolizzato da tutti. Alla lunga questa applicazione del regolamento renderà lo stadio un luogo più sicuro ed accogliente per tutti. Senza per questo escludere nessuno".
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