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Ferrara: “Chi vincerà lo Scudetto lo farà per un punto o due di distacco”

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Le dichiarazioni di Ciro Ferrara rilasciate al Corriere dello Sport

Leonardo Litterio

Mancano ormai poche giornate al termine del campionato di Serie A. La lotta per lo Scudetto è ancora aperta e sono diverse le squadre che continuano a contendersi il primato. Tra questi c'è il Napoli di Luciano Spalletti che dopo aver perso contro la Fiorentina vorrà riscattarsi e cercare di superarsi.

Ferrara: "Chi vincerà lo Scudetto lo farà per un punto o due di distacco. I tifosi resteranno con il fiato sospeso"

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Ai microfoni de "Il Corriere dello Sport" è intervenuto Ciro Ferrara. L'ex difensore azzurro ha parlato della corsa Scudetto ed anche dell'addio di Lorenzo Insigne. Di seguito le sue dichiarazioni:

"Qualcosa di straordinariamente insolito: si stanno giocando lo scudetto in tre, come non accadeva da secoli, verrebbe da dire. Una stagione unica che, stranamente, e non lo dico per andare controcorrente, fa un po’ storcere il muso, mentre invece ci sarebbe da cogliere questa diversità e andrebbe gustato l’equilibrio. Per me è un anno accattivante. Chi vincerà? Cambiamo parere ogni settimana: alla vigilia della gara con la Juventus, sull’Inter si allungavano ombre a dir poco inquietanti; prima della sfida con il Bologna, il Milan pareva favoritissimo e ora ci si interroga; e solo domenica mattina, al Napoli veniva accreditato un vantaggio che la sconfitta con la Fiorentina sembra abbia azzerato. La verità, ammesso ce ne sia una sola, è che ci divertiremo: i tifosi resteranno con il fiato sospeso e chi si proclamerà campione d’Italia lo farà per un punto o forse due".

Sul calendario delle pretendenti al titolo

"Non sta scritto da nessuna parte che l’Inter vincerà il recupero di Bologna: certo, è favorito sulla carta, ma lo era anche il Milan con lo Spezia o il Napoli con l’Empoli. Simone Inzaghi stava vincendo il derby a un quarto d’ora dalla fine - sulla carta persino turno casalingo - e invece l’ha incredibilmente perso e poi si è ritrovato infilato in una serie negativa. Di cosa parliamo, mi verrebbe da dire? Questa incertezza fa bene. La Juventus è stata la padrona per nove anni; Conte, nella passata stagione s’è imposto con una dozzina di punti di vantaggio: ora ci sono tre grandi club che stanno lì a strattonarsi". 

Sugli addii di Insigne, Dybala e Kessié

"Le società hanno preso coscienza delle difficoltà oggettive e il talento può essere sacrificato dinnanzi a costi che possono diventare insopportabili. C’è stato chi in passato si è spinto oltre la soglia delle proprie possibilità o chi invece è rimasto oculato: ora tutti, realisticamente, hanno compreso, evidentemente, ch’è impossibile spremere i bilanci e lascia che anche giocatori di spessore vadano via a parametro zero. È il segno dei tempi".