Ciro Ferrara ha parlato a La Repubblica della morte di Diego Maradona. Una ferita incolmabile per il difensore di quel Napoli dei due Scudetti. Focus del suo intervento il ricordo di un uomo la cui carriera calcistica non si può discostare dagli altri aspetti della sua vita, così discussa e difficile. Una biforcazione che lo rende solo ancor di più un artista, come pochi altri.
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Ferrara: “Maradona presenza immensa nella mia vita. Era il dio più umano di tutti”
Ciro Ferrara ha parlato a La Repubblica della morte di Diego Maradona. Una ferita incolmabile per il difensore di quel Napoli dei due Scudetti. Focus del suo intervento il ricordo di un uomo la cui carriera calcistica non si può discostare...
Le parole di Ciro Ferrara
"Ho iniziato ad amarlo a 17 anni quando giocavo nel Napoli e gli davo del lei. In realtà ho sempre fatto così, ho continuato per trent'anni. L'ho conosciuto come pochi ma amato come tantissimi. Era un dio ma nessuno è stato più umano di lui. Nella mia vita è stata una presenza immensa, è stato troppo importante. Non si è fatto mancare niente, ma non si possono separare luci ed ombre della sua vita. Va preso tutto insieme. Non si è fatto mai bastare il suo immenso talento, ha lavorato sodo ed è stato uno di noi, uno per tutti. Mi ha fatto vincere e diventare uomo. Anche oggi sarebbe il più grande di tutti, ancora il Sole al centro dell'universo. Lui amava il pallone come un bambino per strada. Era un generoso nato. Una persona che si dava senza risparmio".
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