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rassegna

Ferlaino: “Quando ho lasciato il Napoli avevo solo una Twingo, ho voluto bene a Maradona”

Corrado Ferlaino (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Corrado Ferlaino, storico presidente del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Mattino, in occasione dei suoi 90 anni. LA SVOLTA DI FABIAN RUIZ DOPO IL COVID Ferlaino sulla presidenza a Napoli “È impossibile...

Domenico D'Ausilio

Corrado Ferlaino, storico presidente del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, in occasione dei suoi 90 anni.

Ferlaino sulla presidenza a Napoli

 Corrado Ferlaino e Diego Armando Maradona (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

"È impossibile riassumere questi novant’anni in una parola sola. Mi riesce meglio con una domanda. Chi me l'ha fato fare? Entrare nel calcio per rilevare il Napoli. Prima ero un signore tranquillo, avevo uno yacht, un aereo privato e una Ferrari. Quando ne sono uscito avevo soltanto una Renault Twingo. Fino a quel momento ero padrone del mio tempo. Il presidente del Napoli invece non può esserlo. Da semplice imprenditore guadagnavo benissimo, come dirigente sportivo non ho mai intascato uno stipendio e ci ho rimesso un sacco di soldi per saldare i debiti".

Su Maradona

"Gli ho voluto bene. La sua fine mi lascia perplesso. Sicuramente non è stato aiutato abbastanza da chi doveva restargli vicino".

Sullo scudetto del Napoli 1989-1990

"Non ho mai capito che cosa sia successo. Posso assicurare però che, da presidente del Napoli, ho sempre tenuto la camorra lontano dalla società e quelli erano anni in cui il gioco clandestino era molto diffuso".

Sulla Coppa UEFA 1988-1989

"Il 17 maggio. Il giorno in cui, nel 1989, abbiamo vinto la Coppa UEFA. È stata la soddisfazione più grande. Una vittoria di tutti i napoletani. Negli occhi ho ancora impresso il tragitto dallo stadio all’aeroporto di Stoccarda. Eravamo in Germania, ma la strada era imbandierata d’azzurro. Sentivamo, in quel momento, di aver riscattato i nostri connazionali che erano andati a lavorare all’estero e avevano subito angherie e sofferenze di ogni tipo. Un’emozione indimenticabile".