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Empoli, Corsi: “Spalletti può arrivare davanti a Sarri, il Napoli mi piace molto”

spalletti sarri
Il presidente dell'Empoli sui due suoi ex tecnici

Domenico D'Ausilio

Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, soffermandosi su Luciano Spalletti e Maurizio Sarri, avversari questa sera in Lazio-Napoli, suoi due ex allenatori con il club toscano.

Empoli, Corsi su Spalletti e Sarri

Empoli, Corsi: “Spalletti può arrivare davanti a Sarri, il Napoli mi piace molto”- immagine 2

"Sono in grande difficoltà. Io di solito sono per chi perde, mi immedesimo in chi deve gestire la sconfitta. Ma mi fa sempre piacere rivedere e ricordare Maurizio e Luciano, oltre a tutte le persone che siederanno in panchina accanto a loro e che sono passate da Empoli". 

Su chi arriverà davanti in campionato

"Penso Spalletti, il Napoli è una squadra che mi piace tanto, giovane e rinnovata con l’allenatore che può incidere ancora di più. Non mi stupirei se giocasse per lo scudetto. Anche la Lazio s’è rafforzata bene e ha in Provedel un ottimo portiere".

Sulla promozione più bella

"La prima con Spalletti, perché ero più giovane! La finale di Modena contro il Como mi ha lasciato ricordi incredibili, su tutti la gita con lui il giorno dopo a trovare un amico non vedente".

Sul rapporto con loro

"Ancora oggi mi colpisce la loro curiosità nel voler imparare e crescere, pur non essendo più giovani. Mi hanno aiutato entrambi: oltre ai risultati e alla gestione, hanno avuto la pazienza di farmi conoscere il calcio. Non abbiamo un rapporto solo professionale, ma di famiglia. Non penso solo a due allenatori ma a un gruppo di persone che ci legava e purtroppo oggi qualcuno di quei gruppi non c’è più. Sono diversi, ma di spessore: bisognerebbe pagare per starci insieme e imparare. Ho vissuto la loro quotidianità, ci sono state tante emozioni. Quando rinnovai il contratto a Sarri dopo 4-5 sconfitte gli dissi che era il meglio per noi e lui rimase sorpreso. O quando convinsi Spalletti, che voleva andare via dopo la promozione, a rimanere un altro anno, perché era meglio per lui: l’estate dopo a casa mia gli ho presentato il presidente della Samp, è andato a Genova e ha cominciato la carriera".

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