Difficoltà prevedibili nell'esordio col Napoli? «Siamo onesti, si è preso una bella gatta da pelare. Allenare il Napoli campioone d'Italia, che ha incantato per una stagione intera, sarebbe un compito proibitivo per chiunque. Naturalmente la posta in palio era molto seducente. Non solo dal punto di vista economico. A Roma è stato benissimo, per lui è stata un'esperienza magnifica, dove ha trovato anche l'amore. Ecco perché voleva riprovare quelle emozioni della Serie A e Napoli è una piazza molto vicina a quella romana (...) Oggi Rudi sta pagando non solo il prezzo oggettivo di un lascito come quello di Spalletti, ma anche il fatto che tale lascito sia stato così traumatico e prematuro. Se la donna della tua vita ti lascia quando il rapporto sta vivendo la sua estasi, diventa ancora più doloroso (...) Se pure le avesse vinte tutte, probabilmente i tifosi avrebbero comunque trovato delle falle nella qualità del gioco».
Ha subito deciso di tagliare nettamente con il passato «Ecco, diciamo che dal punto di vista della comunicazione non è stata una scelta troppo saggia. Rudi si è cacciato in una situazione infernale. E' l'uomo del garbo e della mediazione, ma ogni tanto perde la pazienza. Ha dei momenti di debolezza e quando si è sentito assediato dal "mondo spallettiano" ha avuto un rigurgito di orgoglio che ha complicato la sua esistenza».
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