Non sempre colpacci
—"Ci sono stati anche passaggi a vuoto, intendiamoci. Ostigard arrivava dal Brighton qualche estate fa e non ha convinto a pieno, andando via poco dopo. Tuanzebe fu un flirt di pochi mesi dal Manchester United, mentre Michu resterà un rebus infinito con quel suo tiro mancato verso la porta per i tifosi napoletani. Non tutte le ciambelle portano con sé il buco. Tra i primi ingaggi c'è anche Vlad Chiriches, anche lui dal Tottenham e un'esperienza comunque positiva dalla panchina negli anni di Sarri. Più certezze che rimandi, però, in generale. Partendo da Reina (arrivato dal Liverpool in prestito la prima volta) e arrivando fino a Ospina, portiere titolare dall'estate del 2018. Un anno dopo il Napoli pescherà ancora in Inghilterra, stavolta dal Tottenham, il bomber Llorente. Un amore che durerà poco ma sarà comunque intenso nelle notti di Champions. In totale, nell'era De Laurentiis il Napoli ha speso oltre 115 milioni di euro per acquisti dall'Inghilterra."
Anguissa, il colpo dal cilindro di Giuntoli
—"Giuntoli, nell'estate del 2021, trova il coniglio nel cilindro azzurro con Frank Anguissa, una manciata di milioni per un calciatore che si rivelerà decisivo nella conquista di due scudetti tra Luciano Spalletti e Antonio Conte. Con lui, soprattutto, si noterà tutto il gap esistente tra la Serie A e la Premier: un calciatore fisicamente indomabile a cui si aggiungeva la saggezza tattica italiana. Un mix che si rivelerà esplosivo. Nell'estate che porterà al terzo tricolore azzurro dagli Spurs arriva anche Tanguy Ndombelé: in Inghilterra incompreso, a Napoli arma in più dalla panchina".
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