Il Napoli di Antonio Conte è sempre più formato Premier League. In azzurro ci sono McTominay, Gilmour, Lukaku e ora De Bruyne che hanno fatto bene nel campionato più affascinante del mondo. Ma, come sottolinea Il Mattino, già in passato c'è stato un filo rosso che ha unito il club di De Laurentiis e con la Premier con diversi acquisti arrivati in azzurro iniziando da Dossena. A seguire un estratto dell'articolo.


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Da Dossena a De Bruyne, il filo rosso che unisce il Napoli e la Premier – Il Mattino
Da Dossena a De Bruyne, un filo rosso che unisce Napoli e la Premier
—"Il primo acquisto dalle squadre inglesi per l'era De Laurentiis era stato Andrea Dossena: nel 2009 aveva lasciato Liverpool per sposare la causa napoletana. Oltre quindici anni più tardi, la strada tra il campionato inglese e quello italiano si è popolata di colpi ricchi o di genio. Che hanno lasciato il segno. Sta cominciando a diventare una abitudine. L'uomo dell'ultima stagione, Scott McTominay, aveva fatto esattamente la stessa strada del futuro compagno De Bruyne un anno fa. Mentre il belga lasciava Etihad, per Scott i saluti sono arrivati a Old Trafford. Una manciata di chilometri e pura di soldi: se De Bruyne arriva a costo zero, il club di De Laurentiis aveva scommesso 30 milioni per McT. E altri 15 ne aveva messi sul tavolo del Brighton per assicurare Gilmour senza alcun dubbio. Con le rassicurazioni di Conte. Altri 30 milioni erano finiti a Londra, nelle casse del Chelsea, per garantire Romelu Lukaku. Tre acquisti e tre pedine fondamentali per portarsi a casa il quarto scudetto. La riprova è arrivata a gennaio: il gol poi rivelato decisivo per il pari contro l'Inter lo sigla Philip Anyanwu Billing, direttamente in prestito dal Bournemouth".
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Non sempre colpacci
—"Ci sono stati anche passaggi a vuoto, intendiamoci. Ostigard arrivava dal Brighton qualche estate fa e non ha convinto a pieno, andando via poco dopo. Tuanzebe fu un flirt di pochi mesi dal Manchester United, mentre Michu resterà un rebus infinito con quel suo tiro mancato verso la porta per i tifosi napoletani. Non tutte le ciambelle portano con sé il buco. Tra i primi ingaggi c'è anche Vlad Chiriches, anche lui dal Tottenham e un'esperienza comunque positiva dalla panchina negli anni di Sarri. Più certezze che rimandi, però, in generale. Partendo da Reina (arrivato dal Liverpool in prestito la prima volta) e arrivando fino a Ospina, portiere titolare dall'estate del 2018. Un anno dopo il Napoli pescherà ancora in Inghilterra, stavolta dal Tottenham, il bomber Llorente. Un amore che durerà poco ma sarà comunque intenso nelle notti di Champions. In totale, nell'era De Laurentiis il Napoli ha speso oltre 115 milioni di euro per acquisti dall'Inghilterra."
Anguissa, il colpo dal cilindro di Giuntoli
—"Giuntoli, nell'estate del 2021, trova il coniglio nel cilindro azzurro con Frank Anguissa, una manciata di milioni per un calciatore che si rivelerà decisivo nella conquista di due scudetti tra Luciano Spalletti e Antonio Conte. Con lui, soprattutto, si noterà tutto il gap esistente tra la Serie A e la Premier: un calciatore fisicamente indomabile a cui si aggiungeva la saggezza tattica italiana. Un mix che si rivelerà esplosivo. Nell'estate che porterà al terzo tricolore azzurro dagli Spurs arriva anche Tanguy Ndombelé: in Inghilterra incompreso, a Napoli arma in più dalla panchina".
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