Caso D'Onofrio, Gravina si esprime sulle dimissioni di Trentalange. "Dimissioni atto dovuto, ma non metto in dubbio la sua buona fede". Il Presidente della FIGC è alle perse con diversi problemi, che stanno imperversando sul calcio italiano, rischiando di sottrargli credibilità e metterne in dubbio la regolarità. Ne parla oggi il Corriere dello Sport
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Caso D’Onofrio, Gravina: “Trentalange? Dimissioni doverose. Non si discute buona fede”
Caso D'Onofrio, arrivano le dimissioni di Trentalange : le parole di Gravina
Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Gravina, il presidente della Figc, si trova ad affrontare un bel po' di guai. Conferma che i procedimenti che riguarderanno l'Aia transiteranno per la procura federale. E spiega che Trentalange, il presidente dell'Aia, ha fatto bene a dimettersi. Altrimenti ieri sarebbe stato disposto il commissariamento dell'associazione arbitri. «Ho parlato a lungo con Trentalange del fatto che ci sono forme di responsabilità oggettiva che richiamano una certa presa di posizione. Non metto in dubbio la sua buona fede, nella maniera più assoluta. D'Onofrio è stato nominato mentre era in arresto, non ha mai partecipato a confronti e riunioni. Dalle carte, infatti, è emerso in modo molto chiaro che dal 6 marzo 2021 al 6 settembre 2022 D'Onofrio prima era in carcere e poi ai domiciliari ed è venuto tre volte a Roma. Se lo denunceranno per evasione non lo so, ma sicuramente il permesso non lo aveva» ha proseguito Gravina".
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