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Di Lorenzo, parole da capitano: “Noi ci divertiamo, e chi se ne frega delle critiche!”

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Di Lorenzo torna a Napoli e carica i suoi

Emanuela Castelli

L'edizione odierna del Corriere dello Sport riporta le dichiarazione rilasciate a Kiss Kiss Napoli da Di Lorenzo

Di Lorenzo, ricaricato dalla Nazionale, suona la carica azzurro-Napoli: "Riprendere da dove avevamo lasciato, ce ne freghiamo delle critiche"

Di Lorenzo, parole da capitano: “Noi ci divertiamo, e chi se ne frega delle critiche!”- immagine 2

(Getty Images)

Di Lorenzo torna a Napoli e carica i suoi. In attesa del ritorno in campo degli azzurri, prevista per sabato alle ore 15:00 al Maradona, per il match contro il Torino, è stato intervistato dai colleghi di Kiss Kiss Napoli, radio ufficiale della SSCN. Le sue parole, mature, adulte, sempre ficcanti, sono state analizzate da Fabio Mandarini sulle colonne del Corriere dello Sport: "Libero, felice e chissenefrega: è il Napoli secondo Di Lorenzo. È il mantra di una squadra che domina l'Italia e l'Europa - «Si, ma non abbiamo fatto proprio niente» -, e che ogni giorno assume sempre più le sembianze del suo capitano: irriducibile, tosto e affamato. Però umile ed estremamente centrato: «Prima dell'inizio della stagione erano in tanti a dire che non avremmo neanche potuto lottare per la Champions e invece ora ci dicono che siamo da scudetto: bene, a noi delle voci non è mai fregato nulla. Abbiamo sempre pensato a lavorare e ci togliamo soddisfazioni». E quindi, liberi di sognare e felici? «Sì, siamo un gruppo giovane e si respira una bella aria». E per il resto, chissene".  Ora non c'è che da rirendere da dove avevamo lasciato. Sì, ma non prima di essersi tolto pacatamente qualche sassolino dalla scarpa, il Capitano, che ha gettato alle spalle un'estate complicata per il suo Napoli, attraversata da tanti addii, da una rifondazione spesso contestata dalla piazza, da un inizio di campionato in cui nessuno o quasi credeva nelle potenzialità di questo nuovo Napoli che stava nascendo. Nessuno, tranne lui. Che crede nel gruppo, giovane e concentrato, in Spalletti e nella possibilità - se non sacrosanto diritto - di sognare, anche quest'anno, una volta di più.