Sì, il Napoli ha un segreto, che gli consente di avere uno spogliatoio unito, coeso, sereno, compatto. Senza grilli per la testa, senza invidie o capricci. Non ci sono mal di stomaco, nel Napoli. Anche chi non trova molto spazio, appare sorridente, sereno. Dietro tutto questo, un solo nome: quello del Capitano, Giovanni Di Lorenzo. Partito dal basso,, tanta gavetta, per una carriera che sembrava non dover conoscere il calcio di vertice. Poi il Napoli lo nota, gli piace, lo acquista. E da lì inizia un'altra storia: la seconda vita di Giovanni, che con il lavoro e nel silenzio, acquista la stima di tutti i suoi compagni, dei suoi allenatori, dei suoi tifosi. Testa bassa e lavorare, il toscano è diventato Capitano di una squadra che punta in alto, anche grazie a lui.
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Di Lorenzo, Capitano silenzioso: è lui il segreto dello spogliatoio del Napoli
Di Lorenzo, la cena di Natale come simbolo dell'unione del gruppo
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Di Lorenzo ci sta mettendo del suo sin dal primo giorno di ritiro. In mezzo alle onde alte della rivoluzione: il solito rendimento e la solita pazzesca continuità e poi l'anima dentro lo spogliatoio. A modo suo: non è un caso che il gruppo sia unito forse come mai negli ultimi anni; non è un caso che lui abbia voluto organizzare in prima persona la cena di Natale, nonostante il club avesse deciso di evitare per una serie di ragioni elencate da De Laurentiis dopo il Lilla (a cominciare dalla prevenzione del Covid). Giovanni ci sa fare in campo come in borghese perché è il simbolo di chi, attraverso il lavoro, è riuscito a ribaltare una carriera che a un certo punto sembrava destinata a un calcio diverso da quello delle stelle di Champions. E ora, a 29 anni e con un fisico che a tratti andrebbe studiato per la forza e la resistenza, sente anche la voglia di consolidare il rapporto con il Napoli esattamente come il club ha intenzione di fare con lui".
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