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calcionapoli1926 rassegna Di Lorenzo: “Il KO col Bologna è un ricordo vivo. Crisi in trasferta? Ecco la verità”

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Di Lorenzo: “Il KO col Bologna è un ricordo vivo. Crisi in trasferta? Ecco la verità”

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Le parole del capitano azzurro ai microfoni de La Gazzetta dello Sport
Raffaele Troiano

Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dove ha parlato in vista della finale di Supercoppa di domani contro il Bologna. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione!

Di Lorenzo: "KO col Bologna ricordo vivo. Vogliamo vincere per due motivi"

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Di seguito le dichiarazioni di Giovanni Di Lorenzo ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: "So che Maradona è stato l’unico capitano a vincere due scudetti ed una Supercoppa. Lui è inarrivabile in tutto. Però il pensiero di riuscire anche io ad aggiungere una Supercoppa dopo due scudetti e la Coppa Italia ce l’ho. È una cosa che sento forte addosso. E spero di riuscirci. Vincere resta un’emozione incredibile, farlo da capitano ancor di più".


Sul Bologna: "Affronteremo una squadra in salute, che ha entusiasmo. Che vuole continuare a fare la storia della società dopo aver vinto la Coppa Italia. Sarà una gara difficile, ma cercheremo di vincere questo trofeo. La gara di campionato persa al Dall’Ara? Il Bologna ci ha fatto passare un periodo particolare dopo quella sconfitta. Ce la ricordiamo bene quella partita, il pensiero è ancora vivo. Ma sarà una gara diversa, con un trofeo in palio. Puntiamo ad alzare la Supercoppa per noi e per i tifosi".

Sulle difficoltà in trasferta: "In realtà siamo sempre lì in una classifica che ci ha sempre visto davanti a giocarcela con le altre. In Champions magari abbiamo fatto più fatica, però sappiamo che dobbiamo lavorare tanto per evitare questi blackout. Siamo in un periodo di difficoltà numerico, ma la squadra  sta reagendo. Il mal di trasferta è un’altra tematica di cui abbiamo parlato nello spogliatoio. Difficile trovare una spiegazione, non lo sappiamo nemmeno noi. È innegabile che lontano dal Maradona stiamo facendo fatica. Bisogna dare di più".

Su Conte: "Tanti cambi di sistema di gioco? C’è un lavoro importante dietro, il merito è del mister. Lui è un grande stratega, prepara benissimo le partite ci mette nella condizione di esprimerci sempre al meglio. Poi abbiamo tanti calciatori moderni che possono ricoprire più ruoli che permettono all'allenatore ed alla squadra di essere più flessibili".