rassegna

L’asse Di Lorenzo-Anguissa-Politano intoccabile da Spalletti a Conte: l’analisi

Di Lorenzo Politano Anguissa
I tre azzurri rappresentano l'osso duro della squadra azzurra nonostante i vari cambi in panchina
Sara Ghezzi

Il Napoli in questi anni ha cambiato diversi allenatori ma dal 2021 la certezza sta in tre giocatori Di Lorenzo, Politano e Anguissa che come sottolinea l'edizione odierna de Il Mattino formano l'asse di ferro da cui arrivano i maggiori pericoli per gli avversari degli azzurri. A seguire un estratto dell'articolo.

Da Spalletti a Conte, sono loro la certezza del Napoli

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"La Di Lorenzo-Anguissa-Politano va come un treno. E senza soste. Non interrompe mai le sue trasmissioni e non inizierà domani. È l’asse che ha fatto le fortune di Luciano Spalletti, che ha tenuto a galla quello di Mazzarri e Calzona e che ora ha sulle spalle il Napoli meraviglioso di Conte. Tre totem che hanno sposato il club, che hanno respinto la corte di mezza Europa per poter vincere ancora qui. Intoccabili, inattaccabili, insostituibili, imprescindibili. Solo Politano ha marcato assenza per tre partite, per acciacchi vari e improvvisi: con il Lecce (giocò Ngonge) con il Venezia (giocò Kvara dal suo lato e Neres a sinistra) infine a Firenze. D’altronde, si fa fatica anche a trovare i sostituti dei tre. Quelli della cerniera di destra sono una garanzia assoluta: 5 gol e 4 assist per Anguissa, 3 gol e 2 assist per il capitano e infine 2 gol e 2 assist per Politano. Delle certezze. Praticamente giocano sempre insieme, da 4 anni a questa parte: se a sinistra c’è incertezza (sono andati via Zielinski, Mario Rui, Kvara in pochi mesi) dalla parte opposta c’è stabilità totale. Anguissa e Di Lorenzo sono stati sempre titolari, 23 volte su 23. Solo Politano ne ha saltate 3 di partite. Ma solo per acciacchi di vario genere. La forza della catena di destra del Napoli sta nelle “relazioni” che Di Lorenzo, Anguissa e Politano vanno a creare. Un felice mix di interscambio di posizioni classico e capacità di lettura rispetto allo spostamento della palla, con Di Lorenzo che spesso diventa un centrocampista, con Anguissa che talvolta prende il posto di Lobotka e con Politano che, di frequente, è anche il quinto in difesa. È, per così dire, una fascia moderna, capace di creare quelle asimmetrie che consentono anche ad altri compagni di squadra di fare sovraccarico e di diventare un asse portante del calcio di Conte".


I pericoli arrivano dalla destra

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"Questo il motivo per cui il Napoli crea il 40% delle sue azioni offensive proprio sulla destra, lasciando il 25% alla corsia centrale ed il 35% alla sinistra, dove c’è un dettaglio che non va trascurato: le azioni vengono chiuse dopo essere state costruite sul lato opposto. Nell’arco delle azioni prodotte dalla catena di destra, sintomatico è il ruolo di capitan Di Lorenzo: perché assorbe le funzioni di play aggiunto, di terzino naturalmente, ma anche di incursore “box to box” e, quando capita l’occasione (ma l’occasione viene spesso creata) anche di rifinitore".

Gli intoccabili

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"D’altronde, sono quelli del Napoli che hanno più presenze in azzurro con Di Lorenzo che è a 256 partite e domani con l’Udinese raggiunge come presenze, al 19esimo posto, Diego Maradona mentre Politano ne ha 218. I due sono quelli con più presenza con la maglia del Napoli nella rosa. Non è un caso, che siano intoccabili. Un ruolo che nessuno gli ha regalato. Ma che si sono conquistati".

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