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De Nicola sulla ripresa del calcio: “Protocollo inattuabile, solo le big di A potrebbero osservarlo”

Domenico D'Ausilio

Alfonso De Nicola ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino

Alfonso De Nicola, ex medico sociale del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sulla ripresa del calcio, fermato dall'emergenza coronavirus.

De Nicola sulla ripresa del calcio

"Quel protocollo è inattuabile. Allo stato solo le maggiori società di serie A potrebbero osservarlo".

Si può tornare o meno a giocare a calcio? "Bisogna fare un discorso chiaro. Si può tornare a giocare. Ma ci sono dei rischi. Purtroppo con il virus si dovrà convivere e questo vale per il pallone come per gli altri sport, così come per tutto il mondo del lavoro".

Quindi? "Quindi, il protocollo così come realizzato è una follia. Solo tre o quattro grandi club potrebbero sostenerlo per tanto tempo. Non parliamo poi della serie B e C. E dei dilettanti. Il calcio così sarà solo costretto a fermarsi. Questo protocollo è stato fatto per scaricare ogni responsabilità. Se un giocatore, o comunque un tesserato, si ammala, di chi sarà la colpa? Volete vedere che alla fine sarà colpa del medico sociale? Che non ha neanche l'obbligo del contratto con il club in cui lavora. È una scelta sbagliata. Quale sarebbe stata quella giusta? Una legge che cancelli le colpe professionali".

Campionato da finire?"Questo va interrotto, Si congeli la classifica, si dia anche lo scudetto alla Juve, tanto... E si ricominci l'anno prossimo. Anche perché bisognerà fare i conti con un calcio diverso".

Un campionato a porte chiuse?"No. Basta diminuire la capienza degli stadi. In un impianto da trentamila spettatori ce ne entrino diecimila. E per i tifosi vale lo stesso discorso: vadano allo stadio, ma sappiano che si possono contagiare".