Nando De Napoli, che sfiorò lo scudetto nell'88 per poi vincerlo nel '90, ha rilasciato una bella intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato della corsa scudetto del Napoli, dell'Inter e dei meriti del club azzurro in questa stagione che ha visto Conte e i suoi centrare l'obiettivo qualificazione Champions a quattro giornate dalla fine. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:


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De Napoli: “Scudetto? Vi dico la mia percentuale. Attenzione a 2 squadre. Su ADL…”
"Stavolta, come sono messi? «Lo dico brutalmente con le percentuali: 70% Napoli e 30% Inter. Si sono capovolte le situazioni, sono stati azzerati i pronostici: anche io ho pensato che lo scudetto finisse a Milano ma Conte è stato bravissimo, ha tenuti accesi i suoi».
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Eventualmente accadesse, Conte lo chiama “prodigio” «Ci sta: da tre sotto a tre sopra in sette giorni. Ora, a naso, mi sembra troppo tardi per credere in una contro-rivoluzione, anche perché Inzaghi avrà da pensare al ritorno con il Barça».
E il Napoli ha un calendario agevole ma non semplice «Mai facile giocare a Lecce, né farlo contro questo Parma, che Chivu, cuore nerazzurro del Triplete, ha disegnato secondo esigenze precise. Le motivazioni non mancano a nessuno, però neppure a Conte: io non ce lo vedo capace di farsi agguantare. Ha il titolo in mano, se è riuscito a portarli lassù, non si farà spostare dal trono».
In casi del genere, i meriti a chi appartengono? «Anche al club, che in venti anni penso abbia sbagliato una sola stagione. Sono bravi a trovare i giocatori, ad investire con intelligenza, a provarci, a restare tra le elette. Non passa stagione di mercato che l’affare dell’anno non sia loro: fateci caso, adesso lo scozzese, prima Kvara, e andando a ritroso tutti quelli che hanno scovato e acquistato. De Laurentiis non è solo fiuto o intuito, sennò mica resisti così a lungo e poi ti rialzi dopo uno scivolone del genere»".
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