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Le multe sono in arrivo lunedì prossimo, parola di De Laurentiis. Il Corriere dello Sport ha chiarito come ormai siano finiti i tempi d'attesa: ora arriva la stangata.
Lunedì prossimo saranno venti giorni dall’ammutinamento di massa e la scadenza costringe a decidere le proprie posizioni. Più «seriamente» la linea politica che il Napoli dovrà percorrere per chiudere un caso che ha lasciato ferite aperte e ancora «sanguinanti». Come riportato dal quotidiano, è volato via un tempo. Dalle notte del 5 novembre, quella immediatamente successiva alla sfida con il Salisburgo, che non è stato sufficiente per attenuare il dolore che s’avverte ancora. Il rischio: procedimenti con risarcimento pari al 25% (sul lordo mensile), in qualche caso, e se fosse possibile, toccando persino il 50% e dunque incidendo in maniera sensibile sugli stipendi.
Le opzioni erano due, ma il 5% sarebbe stata una blando. Anzi superficiale: un atteggiamento ch’è stato scomposto, inopportuno, inelegante e anche irrispettoso, dunque in linea con ciò che recita l’articolo 11 comma 3 dell’accordo collettivo. Troppo poco, allora più avanti l'articolo recita: "La multa, nell’ipotesi di cumulo di più infrazioni commesse nello stesso mese non può comunque eccedere il 50% della retribuzione fissa mensile lorda". Ecco la mazzata, De Laurentiis non ha dubbi per quale delle due opzioni intraprendere. Una punizione esemplare agli azzurri che sia in grado di toccare il portafogli e le coscienze di tutti: una multa collettiva che raggiungerebbe 2,5 milioni di euro.
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