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La conferenza fiume di ADL ha mostrato a tutti l'evidenza sempre negata dal patron del Napoli.
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Però, quando tutto è finito, più di novanta minuti di divagazioni su questo e quell’universo, il trattato di tuttologia finisce per scoperchiare inconsapevolmente il vaso di Pandora e rivelare tutto ciò ch’era già stato raccontato e puntualmente smentito: c’è un presidente di calcio che entra negli spogliatoi; che contesta più o meno platealmente il proprio allenatore nell’intervallo (in presenza dei calciatori, c’è da immaginare); che un giorno sta con la Superlega e poi, al mattino successivo, se ne stacca, prima di fidelizzarsi ancora; che vuole resettare, macché sperimentare, e però dettando comunque le linee tecniche d’un calcio che, almeno in mezzo al campo, non dovrebbe appartenergli, non nelle competenze, non nelle conoscenze didattiche. C’è questa forma di «berlusconismo» 3.0 che stride fragorosamente con l’autonomia di pensiero altrui, è un po’ prevaricatrice, invadente e perché no invasiva, come lapilli che si infilano in un corridoio, in una ferita, in una striscia di terra, in un solco e riescono a bruciare l’ego in un pagliaio".
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