A cinque giornate dalla fine, il Napoli è ancora in testa — nonostante infortuni, rivoluzioni tattiche e una rosa spesso in emergenza. Nessun altro allenatore, nelle stesse condizioni, sarebbe riuscito a ottenere questi risultati. E forse è proprio qui che va letta la scelta (e il coraggio) di Aurelio De Laurentiis: affidare tutto ad Antonio Conte, l’allenatore più pagato della storia del club. Proprio su questo si è soffermata l'edizione odierna del Corriere dello Sport.


rassegna
Senza Conte il Napoli sarebbe naufragato: ADL sapeva che sarebbe stata l’unica cura
De Laurentiis lo sapeva: solo Conte poteva curare questo Napoli
—"Nessun altro, nelle stesse condizioni, sarebbe in testa a pari punti a cinque giornate dal termine. Questo non significa che il Napoli sia un club di Serie B. Ma ci sarà un motivo se De Laurentiis gli paga uno stipendio che – per distacco – è il più alto rispetto a tutti gli altri allenatori avuti a busta paga (Ancelotti compreso). E se ha speso 150 milioni per il mercato estivo. Lo ha fatto perché sapeva che era l’unica cura possibile. E che avrebbe funzionato. Dettaglio non proprio irrilevante per chi fa impresa. Conte è anche uno che si guarda intorno, che annusa l’aria, che capisce l’ambiente in cui si trova. Da giorni a Napoli si discute delle sue parole".
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