Cambio di strategia da parte di De Laurentiis
—"Indebolire in modo così vistosa una squadra in lotta per vincere lo scudetto è parso dall’esterno un capolavoro, senza precedenti, di autolesionismo. A condizionare il mercato invernale del Napoli è stata infatti pure la visione differente che hanno De Laurentiis e Conte. Il presidente ha infatti abdicato per la prima volta nell’estate scorsa alla sua filosofia: puntare su giovani talenti da crescere e valorizzare, per poi cederli in cambio di ricche plusvalenze. Nulla a che vedere con gli acquisti di giocatori già “fatti” e avanti negli anni come Lukaku, McTominay e Neres - voluti invece dall’allenatore - che rispondevano viceversa all’esigenza di rendere subito la squadra molto competitiva. Bere o affogare, dopo il decimo posto: ad agosto non c’era altra scelta e il nuovo corso azzurro ha intrapreso con successo una strada sempre evitata. Ma a gennaio e con la Champions in tasca ha cominciato a soffiare il vento della restaurazione: culminato nell’arrivo del baby Hasa e nel tentativo di ingaggiare il ventenne spagnolo Yeremay. Poteva andar bene, se la squadra non fosse stata in lotta per lo scudetto. «Facciamo operazione come Dio comanda o lasciamo perdere» , si è invece sentito rispondere Adl dal suo pluridecorato tecnico. Di qui la vana caccia a Garnacho e Adeyemi, con 50 milioni di budget alla fine non spesi. Incidente di percorso o incompatibilità? Parlarsi chiaro è da amici, con tre anni di contratto è un obbligo".
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