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De Bruyne è un problema per il Napoli? Conte valuta due possibili soluzioni – GdS

Sara Ghezzi
Il tecnico valuta due possibilità per migliorare la situazione

Kevin De Bruyne è davvero un problema per il Napoli di Conte? Un campione del genere non può mai diventare una questione da risolvere assolutamente, ma è un dato di fatto che qualcosa non stia andando come sperato. Per questo motivo, come sottolinea l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il tecnico partenopeo sta pensando ad due possibili soluzioni. A seguire un estratto dell'articolo.

De Bruyne è un problema per il Napoli? Conte valuta due possibili soluzioni

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"Delicato, ma - forse - vero punto focale della questione: Kevin De Bruyne è una risorsa o un problema? Filosofia diversa Partiamo da una certezza: messo nel contesto giusto, De Bruyne sarà sempre un valore aggiunto. Per la squadra e per il suo allenatore. Il problema, oggi, è che il Napoli ha dovuto (voluto?) cambiar pelle per inserire uno dei migliori centrocampisti al mondo dell’ultimo decennio. Che però, al momento, fatica a prendere in mano la squadra, a essere la luce che illumina la manovra offensiva. Un po’ per la condizione fisica che non sembra ancora ottimale. E un po’ perché il suo modo di giocare, evidentemente, non è ancora stato assorbito dai meccanismi di squadra. Kevin col City era abituato a un tipo di calcio molto offensivo, a gestire ritmi e tempi di gioco. A mettere le tende nella metà campo avversaria, dominando il possesso e aspettando il varco giusto per infierire. A Napoli, ovviamente, la situazione è diversa. E anche il calcio italiano ha una sua filosofia che resta lontana dall’idea di gioco di Kevin. Qui la tattica viene prima di tutto. Magari non c’è più la regola del “prima non prenderle”, ma alla fine la storia si ripete sempre: vince chi subisce di meno".

Le possibili soluzioni di Conte

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"Conte ha provato a cercare un nuovo equilibrio con i Fab Four e a un certo punto sembrava anche sulla strada giusta. Ma ha bisogno che tutti e quattro i tenori della mediana stiano bene, fisicamente e mentalmente. E invece, senza Lobotka, il Napoli ha perso il suo centro di gravità, l’insostituibile per eccellenza. E se salta un ingranaggio, tutto il motore va in sofferenza. Anche un fuoriclasse come De Bruyne, allora, può essere risucchiato in questo vortice di negatività quando le cose non funzionano. A maggior ragione se, pur di essere inserito in un contesto vincente, bisogna andare a toccare l’uomo chiave dell’ultima stagione. Ecco, la coesistenza tra McTominay e De Bruyne resta un tema in voga per le strade della città. Perché Scott, in questo nuovo sistema, parte largo per venire a chiudere al centro, finendo spesso per fare quasi il doppione di Kevin. Conte lo ha spiegato bene, senza giri di parole. «Per giocare con i 4 centrocampisti abbiamo dovuto cercare l’ampiezza con il terzino». Chissà che non sia allo studio ora una nuova soluzione. Magari con Kevin più punta, o semplicemente col ritorno ai tre in mediana. Alternando uomini e gestendo le forze. Per non perdere equilibrio e avere sempre un uomo fresco di qualità. Rinunciare a De Bruyne, però, può diventare un azzardo".