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Dalma Maradona: “Papà mi ha insegnato a tifare Napoli, vorrei incontrare Insigne”

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Dalma Maradona ha parlato alla Gazzetta dello Sport, soffermandosi sulla sua visita a Napoli per girare il documentario La hija de D10S

Domenico D'Ausilio

Dalma Maradona, prima figlia di Diego, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Gazzetta dello Sport, soffermandosi sulla sua visita a Napoli per girare il documentario La hija de D10S.

Le parole di Dalma Maradona per le vie di Napoli

Dalma Maradona: “Papà mi ha insegnato a tifare Napoli, vorrei incontrare Insigne”- immagine 2

Dalma, a Napoli - nella casa di via Scipione Capece, a Posillipo - lei mosse i primi passi: che effetto le fa ora passeggiare per la città?

"Le sensazioni sono incredibili. Davvero difficili da spiegare sino in fondo. Oggi giravo per il centro storico con mio marito e la nostra piccola Roma, di due anni e mezzo, e mi rivedevo in lei. Avevo la sua età quando vivevo a Napoli. Quando sarà grande spero che potrà tornare ancora qui e provare emozioni simili alle mie, per capire quanto immenso sia stato suo nonno Diego".

Domani a San Siro si gioca Milan-Napoli la sfida che caratterizzò gli anni di suo papà. Lei era piccola per ricordare, ma qualcosa avrà visto in tv.

"Certo. E ricordo anche i commenti di papà. L’importanza che dava a quelle vittorie, proprio per la felicità della gente di Napoli. Spero davvero che anche adesso sia una sfida che possa valere lo scudetto".

È diventata tifosa del Napoli?

"Non potrebbe essere diversamente. Me lo ha insegnato mio padre. Ma ora con questo viaggio sto capendo molte cose e l’amore dei napoletani è tale che per ricambiarlo almeno un po’ non posso che urlare: Forza Napoli! Batti il Milan".

Conosce qualche giocatore azzurro di oggi?

"In questi giorni ne ho conosciuti diversi dei vecchi compagni di papà, quasi in lacrime vedendo una donna che avevano tenuto in braccio da bambina. Dei campioni di oggi ammiro soprattutto Insigne. Avrei voluto incontrarlo perché so che ha un grande tatuaggio di papà sulla coscia. E ho molto gradito le sue parole di stima nei confronti del campione e dell’uomo che è stato Maradona. Purtroppo il Napoli mi ha impedito di intervistarlo per il documentario".

Non potrà entrare nemmeno allo stadio.

"E in questi giorni tutti i tifosi mi chiedono perché non posso entrare nell’impianto che porta il nome della mia famiglia. Del presidente De Laurentiis e dei “no” del Napoli preferisco non parlare".