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BERGAMO, ITALY - JANUARY 18: SSC Napoli coach Antonio Conte and Atalanta BC coach Gian Piero Gasperini look on before the Serie A match between Atalanta BC and SSC Napoli at Gewiss Stadium on January 18, 2025 in Bergamo, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Il no di Conte che ha deciso di rimanere a Napoli, poi Gasperini che ha scelto la Roma: la Juve sta incassando diversi no che aprono diversi interrogativi sul progetto. Di seguito la critica de La Gazzetta dello Sport.
"I tempi sono cambiati, ma la Juve è sempre la Juve, una bella donna non abituata ai rifiuti in serie di questi giorni. Dopo Conte, Gasperini. Dopo il Napoli, la Roma, club con idee più chiare di quelle dei bianconeri oggi. Comprensibile, visto che la loro dirigenza è la stessa, mentre alla Juve un ribaltone improvviso ha cancellato Giuntoli e, di fatto, anche Tudor. Al croato era già stato comunicato l'addio, prima di rientrare nel gruppo dei possibili allenatori. Non poteva fare di più, ha rimesso in piedi una Juve alla deriva e conquistato un posto in Champions. Senza incantare, è vero, ma trovando almeno soluzioni di buon senso con giocatori non scelti, "trovati". Non ha lo spessore di Conte, il numero uno, e non può permettersi l’autorevolezza di Gasp, ma ha la juventinità dentro e non ha mai fatto male in nessuno dei club in cui è stato chiamato, spesso d'urgenza. Le ultime mosse del club lo hanno un po' delegittimato: se confermato, ipotesi non molto credibile oggi, sarebbe una seconda scelta. Scenario non ideale per una Juve che deve ricominciare da zero o quasi".
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