Dure le parole di Criscitiello sullo scandalo che ha coinvolto l'AIA. Il Direttore di Sportitalia e TMW chiede il commissariamento ed attacca la FIGC che colpevolmente tentenna e prende tempo
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Criscitiello: “Cosa si aspetta a commissariare l’AIA? FIGC nasconde polvere sotto al tappeto”
Criscitiello: "Scandalo AIA inaccettabile. Trentalange si dimetta domani mattina. FIGC, non è più tempo di nascondere polvere sotto al tappeto"
Così il Direttore di TuttoMercatoWebnel suo editoriale di questa mattina, ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926: "Che l’Associazione Italiana arbitri vada commissariata è un atto dovuto da almeno due anni. La FIGC, però, preferisce, nascondere la polvere sotto al tappeto. Adesso che la polvere è bianca il tappeto non basta più. Forse non ci rendiamo conto ma qui le accuse non sono più i rolex ricevuti dagli arbitri, i rimborsi gonfiati o le solite tarantelle dell’Associazione Arbitri. Trentalange si affida al Capo della Procura che viene arrestato dalla Guardia di Finanza di Milano per traffico internazionale di droga. Se volete ripeto. E non ci va più neanche bene la risposta “non poteva non sapere”. Ovvio che non sapeva, ci mancherebbe altro. Ma tra milioni di persone come hai fatto a scegliere uno che è stato arrestato con una accusa cosi grave? Ruolo affidato quando era agli arresti domiciliari. Premesso che siamo sempre innocentisti e aspettiamo il processo ma intanto l’arresto è scattato e se non dovesse essere colpevole non dobbiamo spiegarlo noi ma le forze dell’ordine e la guardia di finanza che hanno arrestato il soggetto. Siamo di fronte ad un punto di non ritorno e questa è la conferma, seppur diretta o indiretta, che gli arbitri non possono avere una loro associazione ma devono essere gestiti dalla Federazione. Trentalange deve dimettersi domani mattina se non l’ha già fatto ieri. Basti pensare che in questo Paese dopo 2 settimane tutti hanno dimenticato. Non abbiamo dimenticato i rimborsi truffa, non abbiamo dimenticato il Mondiale perso e non dimenticheremo lo spaccio internazionale. Gravina, Mancini e Trentalange, seppur con accuse ovviamente diverse, devono rassegnare le proprie dimissioni. Oggi, grazie alla Meloni, abbiamo un Ministro dello Sport. Se un Ministro non interviene in casi così gravi, quando pensa di intervenire? Abodi non può pensare che sia ancora alla Presidenza della Lega di serie B non prendendo in mano i casi spinosi. Oggi è un Ministro e il Ministro deve pretendere le dimissioni di Gravina e Trentalange, allora, non avremo risolto nulla e la Meloni ci poteva risparmiare un Ministero dello Sport. Non servono frasi di circostanza dal Ministro Abodi. Servono i fatti".
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