Un tifoso della Cremonese è stato aggredito da alcuni supporters partenopei
Come riportato dall'edizione odierna del quotidiano Cremona Oggi, al termine della sfida tra Cremonese e Napoli, c'è stata un'aggressione fuori dallo stadio Giovanni Zini. Protagonisti di questo brutto episodio alcuni tifosi del Napoli, accusati di aver aggredito un tifoso grigiorosso e di averlo derubato della sua sciarpa. Di seguito le parole del noto quotidiano, riportate dalla nostra redazione!
Da Cremona: "Tifoso della Cremonese aggredito da un gruppo di tifosi azzurri"
—
Di seguito le parole dell'edizione odierna del quotidiano Cremona Oggi: "Schiaffeggiato e derubato della sciarpa della Cremonese. Un gesto che ha provocato l’ira di un’ottantina di ultras della squadra di casa che oggi ha affrontato allo Zini il Napoli. Il gruppo ha tentato di raggiungere il settore ospiti, ma gli uomini del questore Carlo Ambra sono riusciti ad intercettarli, a contenerli e a farli tornare indietro. Protagonisti dell’episodio che ha provocato la reazione degli ultras sono stati quattro o cinque tifosi del Napoli arrivati a bordo di un’auto che in una zona lontana dallo stadio hanno notato un uomo uscire di casa con indosso la sciarpa della Cremonese".
Sull'aggressione: "A quel punto lo hanno avvicinato, sono scesi e lo hanno strattonato e colpito con degli schiaffi, per poi portargli via la sciarpa. A fine gara, venuto a conoscenza dell’accaduto, il gruppo di ultras della Cremonese si è mosso per raggiungere il settore ospiti. Ma la polizia ha fermato i facinorosi. Durante le operazioni di contenimento dei tifosi, un agente del Reparto mobile di Genova è rimasto lievemente ferito, riportando sette giorni di prognosi".
La ricostruzione: "L’episodio dell’aggressione al tifoso appena uscito di casa è stato comunque isolato e casuale. L’imponente servizio d’ordine pubblico predisposto per affrontare la partita Cremonese Napoli ha funzionato. Controllati e gestiti dalle forze dell’ordine locali i 2.500 tifosi napoletani arrivati in città per assistere, agenti della polizia penitenziaria compresi, supportate dai colleghi dei Reparti mobili di altre città".